Fitti gli appuntamenti della “Settimana di mobilitazione delle Province Italiane per difendere servizi e sicurezza delle Comunità e dei Territori” promossa dall’Unione province italiane, che si articolerà dal 20 al 25 marzo nell’attesa che il Governo adotti il decreto enti locali.
“La provincia di Chieti – spiega il Presidente Mario Pupillo – ha già depositato il 9 marzo l’esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla sezione regionale della Corte dei Conti evidenziando la situazione particolare della provincia di Chieti, e dunque come sia impossibile con i prelievi da parte dello Stato (52,25% delle entrate proprie) assicurare una corretta manutenzione ordinaria dei circa 1.800 km di strade e i circa 244.000 mq di superficie scolastica presenti sul territorio provinciale. All’invito, rivolto dal Presidente UPI Achille Variati a tutti i Presidenti di Provincia, ad aderire alla Settimana della Mobilitazione abbiamo detto sì senza tentennamenti, non abbiamo più alternative e chiediamo solidarietà alla comunità locale”.
Due gli eventi che si svolgeranno in questa settimana.
Mercoledi 22 marzo ore 15.30, Sala Consiliare nel Palazzo della provincia di Chieti sarà la giornata dedicata al tema della “Messa in sicurezza, gestione e investimenti per le strade provinciali” rivolta ai parlamentari, amministratori locali e a tutti coloro che utilizzano la viabilità provinciale e che per primi sono penalizzati dalla mancata manutenzione: le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei cittadini.
Venerdi 24 marzo ore 15.30, sempre nella Sala Consiliare del Palazzo della Provincia di Chieti, sarà la giornata dedicata alla “Sicurezza, manutenzione e investimenti sulle scuole superiori” dove sono stati invitati a partecipare anche i dirigenti scolastici e le rappresentanze dei Consigli d’Istituto, studenti, docenti, personale scolastico, rappresentanti delle famiglie.
“L’obiettivo delle giornate di mobilitazione – dichiara il Presidente Pupillo – è di mostrare al nostro territorio l’impatto reale che la mancanza di risorse sta avendo sulle nostre comunità e mostrare con chiarezza e concretamente quanto i tagli sconsiderati e irragionevoli imposti dal Governo al comparto delle province stanno mettendo a rischio non solo la sicurezza dei cittadini ma anche lo sviluppo economico locale. Aspetto la partecipazione attiva della cittadinanza, dei parlamentari e degli amministratori locali nonché di tutti i portatori di interesse a cui ho rivolto una nota ribadendo che al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti della Camera e del Senato dobbiamo far sentire forte e chiaro il nostro appello e sottoporre le richieste della comunità provinciale in tutte le sue espressioni: una voce “dal basso” che non potranno ignorare”.