Uno studio di coorte effettuato in UK afferma che l’alimentazione può aiutare a contrastare la menopausa precoce.
L’età media della menopausa è di 51 anni. La menopausa precoce può avere effetti negativi sulla salute, con maggior rischio di insorgenza di osteoporosi e patologie cardiovascolari; senza tralasciare ciò che riguarda la sfera emotiva, una delle conseguenze infatti è la depressione.
Il consumo di legumi, pesce azzurro e alimenti contenenti Zinco e vitamina B6, come fegato, latte e carne, sembra essere la strategia ottimale per ritardarne la comparsa.
I grassi polinsaturi di sardine, sgombro o alici, i famosi omega 3, aumentano le capacità antiossidanti, contrastando gli effetti dei radicali liberi e diminuendo l’arresto dello sviluppo del follicolo.
Ciò che invece sembra facilitare la menopausa precoce è il consumo di alimenti raffinati come pasta e riso. È noto che alimenti ad alto indice glicemico possono indurre insulino-resistenza, che influisce negativamente sui livelli di estrogeni causando un aumentato rilascio di ormone luteinizzante, il quale contribuisce al rimpicciolimento e all’atrofia delle ovaie.
Non solo, le donne che osservano un tipo di alimentazione vegana, manifestano maggiormente una menopausa precoce, anche un alto intake di fibra può influire negativamente sui livelli di estrogeni.
Rita Marinelli