ROCCAVIVARA – A Roccavivara la Giornata dell’Anziano.
Anche quest’anno Roccavivara ospiterà la “Giornata dell’anziano”, l’appuntamento annuale dedicato alla cultura della salute e alla prevenzione.
Animatrice dell’evento, come sempre, la professoressa Pina Sallustio, Direttore del Dipartimento Servizi della Fondazione e professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nativa del centro alto molisano, che insieme all’Amministrazione Comunale, nella persone del sindaco Frano Antenucci, promuove da anni questo appuntamento.
Quest’anno l’evento si svolgerà mercoledì 2 agosto alle ore 18.00 in piazza Portella, il tema del Convegno “Invecchiare bene per vivere meglio”, organizzato dal Comune, dalla Fondazione “Giovanni Paolo II” e dal Centro Sociale Anziani.
Dopo il Saluto di alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, interverranno il dott. Mario Zappia, Direttore Generale della Fondazione. Coordinerà i lavori la Professoressa Sallustio, le relazioni sono state affidate al professor Maurizio Gasperi, ordinario di Endocrinologia dell’Università del Molise, al professor Sergio Storti, Direttore UOC di Oncoematologia della Fondazione Giovanni Paolo II. E’ previsto anche l’intervento del Presidente dell’Associazione IRIS, Domenico Mantegna.
Quello che comunemente viene definito il mondo degli anziani è oggi più di ieri un universo variegato che riguarda una pluralità di situazioni differenti. Si tratta di una realtà che vede sempre più crescere il protagonismo degli anziani “attivi” che, disponendo di un capitale umano più articolato rispetto alle generazioni di anziani precedenti, partecipano maggiormente alla vita sociale e culturale dei propri territori e fanno un uso più qualificato dei servizi e delle infrastrutture che questi dispongono. L’aumento del livello d’istruzione e di benessere economico, assieme all’adozione di stili di vita più salutari e ai progressi in campo medico, hanno portano ad un allungamento della vita media e ad un miglioramento nella qualità della stessa, almeno per i giovani anziani. Non solo, si può pensare anche che abbiano spostato l’età media di ciò che comunemente viene definito “anzianità”: gli stili di vita, i bisogni, i comportamenti e le condizioni di salute delle persone con un’età compresa tra i 65 e i 75 anni sono oggi molto più simili a quelle del resto della popolazione rispetto a quelle nelle fasce di età successive in cui, inevitabilmente, cominciano a comparire maggiori situazioni di vulnerabilità.
Gli esperti nelle loro relazioni illustreranno alcune delle più comuni problematiche legate all’invecchiamento e daranno anche dei consigli per mantenersi in buona salute a tutte le età.