• In evidenza
  • Sanità nelle aree interne, la telemedicina per frenare lo spopolamento

    Portare i servizi sanitari specialistici nelle aree più periferiche dell’Alto Molise riducendo la distanza fisica con i centri maggiori ed uniformando l’accesso alle cure in un’ottica inclusiva. E’ questo l’obiettivo lungimirante e «costituzionalmente orientato» direbbe il dottore De Magistris, del progetto di telemedicina e assistenza multidimensionale che prenderà il via, nelle prossime settimane, a Castel del Giudice.

    Nei giorni scorsi Gianluca Testa, professore associato di Cardiologia, Direttore della Scuola di Specializzazione in Cardiologia e Direttore della U.O.C. di Medicina Interna del Presidio Ospedaliero “Cardarelli” di Campobasso, nonché referente del progetto per l’Università del Molise, ha illustrato e presentato ad un folto pubblico, fatto anche di amministratori locali come ad esempio Giovanni Amedeo Di Nucci, medico e vicesindaco di Agnone, i modelli propedeutici allo screening rivolto alla popolazione e il telemonitoraggio dei pazienti cronici della comunità di Castel del Giudice.

    «Questo progetto servirà, innanzitutto, a dare risposta alle problematiche sanitarie più semplici, ma che riguardano la moltitudine dei pazienti, come ad esempio le seconde visite ambulatoriali, piuttosto che i controlli periodici in persone con patologie croniche, oltre all’assistenza alla disabilità. – ha spiegato alla stampa il professor Testa – Con le tecnologie che si stanno sviluppando, abbiamo la possibilità di usare degli strumenti di monitoraggio da remoto, in grado di valutare a distanza molteplici parametri dei pazienti e quindi fare delle verifiche in tempo reale e le relative valutazioni indipendentemente da dove si trovino».

    E’ la medicina di prossimità che arriva vicino al paziente non fisicamente, ma grazie alla tecnologia e alla rete internet appunto. Un espediente più economico e probabilmente anche più efficace, perché il consulto a distanza è potenzialmente aperto a qualsiasi specialista in medicina. Non si tratta di abolire o di sostituire le visite “in presenza”, ma di assicurare una maggiore e capillare assistenza sanitaria anche specialistica in aree periferiche dove anche l’accesso alle cure e alle valutazioni mediche è difficile e problematico.

    Ed è esattamente questo l’obiettivo del progetto pilota “TEAM – Telemedicina e Assistenza Multidimensionale”, finanziato con i fondi del Pnrr, frutto della collaborazione tra il Comune di Castel del Giudice e l’Università del Molise. Una innovazione, quella dell’attivazione della telemedicina, che si inserisce a pieno titolo nel più ampio programma del “Senior Social Housing”, cioè gli alloggi sociali per anziani indipendenti concepiti come spazi residenziali evoluti, comunitari e supportivi, in via di realizzazione a Castel del Giudice. Creando le condizioni per offrire servizi sanitari di prossimità da remoto, molte persone avanti con gli anni, che oggi vivono nelle città, potrebbero prendere in considerazione l’ipotesi di trasferirsi nei piccoli centri montani, in una dimensione più confacente alle loro necessità e dove la qualità della vita è incontrovertibilmente maggiore.

    «C’è grande attenzione su questi temi ed è un aspetto importante per i piccoli Comuni dell’Appennino, perché può davvero essere un contributo concreto per contrastare lo spopolamento. – ha sottolineato il sindaco Lino Gentile nel corso della presentazione del progetto – Attirare persone, anche anziane, ma socialmente attive, sfruttando la coesione sociale che è sicuramente un tratto distintivo e un elemento di forza delle piccole comunità. Con il progetto di telemedicina, aperto anche ai paesi vicini dell’Alto Molise, si ribadisce anche un messaggio forte e chiaro: senza la garanzia di assistenza sanitaria sul territorio è impensabile dare un futuro ai piccoli paesi e non si può pensare di arrestare, se non addirittura invertire il fenomeno dello spopolamento. «Tutti coloro che vogliono partecipare al progetto di telemedicina, – aggiungono in chiusura dal Municipio di Castel del Giudice – trovano in Comune i moduli da compilare a disposizione e personale delegato ad aiutare nella compilazione, qualora fosse necessario. Coloro che hanno già compilato i moduli, possono consegnarli in Comune. Tutti i dati saranno trattati nel rispetto della privacy».

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento