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  • Schiavi della Sasi: reti colabrodo, rubinetti ancora a secco

    SCHIAVI DI ABRUZZO – Rubinetti a secco a Schiavi di Abruzzo, senza alcun preavviso, dal pomeriggio di ieri fino alle ore 7 circa di questa mattina.

    Meno di duecento persone in paese, nel centro storico, quasi tutti anziani quindi con consumi di acqua corrente scarsi, ma il serbatoio che rifornisce l’acquedotto non basta.

    Una volta è la bolla d’aria, un’altra la sorgente a secco perché non piove da tre mesi e i quattro metri di neve dello scorso anno non sono stati sufficienti, un’altra ancora è la riparazione di qualche tratto di rete idrica, certo è che la Sasi spa di Lanciano fa come le pare e lascia i residenti di Schiavi di Abruzzo e spesso anche quelli delle frazioni senza acqua corrente.

    Chiudono l’acqua corrente senza dirlo a nessuno. Apri il rubinetto e non esce nulla. E non sai nemmeno quando l’erogazione sarà ripristinata. Fanno come vogliono gli scienzati della Sasi, efficienti solo nel compilare e spedire le bollette.

    Se i soldi dei contribuenti invece di finire nei grassi stipendi dei dirigenti Sasi venissero impiegati per la sostituzione della rete idrica che a Schiavi, come altrove, risale a quaranta anni fa, probabilmente non ci sarebbe più la dispersione attuale e l’acqua basterebbe per tutta la popolazione.

    Qual è la percentuale di dispersione idrica a Schiavi e nell’Alto Vastese in generale?

    Per quanto ancora dovrà andare avanti questa scandalosa situazione?

    Per quanto tempo i residenti del centro montano dovranno essere Schiavi della Sasi?

    Molti minacciano una class action e qualcuno si è già rivolto al difensore civico.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel: 3282757011

    P:S: Sarebbe possibile, per le prossime volte, avere il preavviso della chiusura? L’Eco si mette a disposizione gratuitamente per avvisare gli utenti di Schiavi

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