Incertezze sui vaccini, carenza di presidi e di docenti, edilizia scolastica fatiscente, poco personale amministrativo. Mancano tre giorni alla ripresa dell’anno scolastico e i problemi da risolvere sembrano ancora tantissimi. Sotto accusa da parte del nuovo governo anche l’eredita’ della Buona Scuola, che il ministro Bussetti vorrebbe gradualmente smantellare. Le cifre parlano chiaro: manca un preside su sei e uno su quattro e’ a mezzo servizio in quanto reggente di altre scuole; servono segretari e bidelli (il Miur ne ha immessi 9.838, ma le segreterie sono al collasso); in cattedra restano 80 mila docenti precari, alle superiori e’ caccia ai prof di matematica e di sostegno, soprattutto al Nord, e rimane il nodo delle maestre diplomate dopo la sentenza del Consiglio di Stato che le ha escluse dalle graduatorie ad esaurimento.
Per quanto riguarda le scuole senza un dirigente, il ministro Bussetti ricorda che l’ultimo concorso si e’ svolto nel 2011, e quindi le oltre 1.700 reggenze sono il frutto di sette anni senza bandi. A inizio estate e’ partito il nuovo concorso per i dirigenti scolastici (ne reclutera’ 2.425 per l’esattezza), le procedure sono lunghe, ma il ministro assicura che i tempi saranno accelerati e che i neo presidi potranno prendere servizio dopo la prova orale, senza dover fare i quattro mesi di corso. “Siamo pronti a fare una legge da subito. Entro maggio – promette il ministro – avremo i nuovi dirigenti, la formazione la faranno in servizio”. L’associazione nazionale presidi, pero’, sottolinea che attualmente i loro iscritti reggono fino a 10-12 plessi scolastici, anche territorialmente non vicini, il che significa che in alcune scuole si recano solo ogni 15 giorni. Le assunzioni di docenti in corso da parte del Miur sono 57.322, di cui 13.342 solo per le attivita’ di sostegno. Ma i sindacati rimangono scettici, e in particolare la Gilda spiega che “la mancata approvazione delle graduatorie entro i termini stabiliti lascera’ scoperte numerose cattedre e non consentira’ di mantenere fede all’impegno assunto dal governo”. Inoltre nel Paese mancano i dirigenti amministrativi: 2.400 posti vacanti su poco piu di ottomila istituti.
Tra le riforme previste per il 2018-2019 anche quella della Maturita’, a partire da una nuova formula dell’Alternanza scuola-lavoro. Bussetti negli ultimi giorni ha piu’ volte annunciato che intende ridurre di circa la meta’ le ore di Alternanza nei licei, mentre resteranno in numero superiore negli istituti tecnici dove i risultati sono stati piu’ apprezzabili. Quanto all’altra incognita che pesa sull’avvio del nuovo anno scolastico, e cioe’ la questione vaccinale, i presidi si sono allarmati dopo la circolare di luglio dei ministri dell’Istruzione, Bussetti e della Salute, Grillo, che consente a tutti i bambini di frequentare la scuola con una semplice autocertificazione. Temono che tocchi a loro controllarne la veridicita’. Bussetti e’ dovuto intervenire chiarendo che “e’ la famiglia ad assumersi la responsabilita’ dell’autocertificazione e non i dirigenti scolastici”. Infine, il titolare del dicastero di viale Trastevere ha confermato che per le maestre con diploma magistrale “e’ previsto un concorso straordinario e che c’e’ un impegno preciso a risolvere la questione in tempi brevi”.
I primi studenti a ritornare in classe, il 5 settembre, e anche gli ultimi a lasciare i banchi, il 14 giugno prossimo, saranno i ragazzi della provincia di Bolzano. Il 10 settembre lezioni al via in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Friuli Venezia Giulia; il 12 settembre in Campania, Lombardia, Sicilia, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta e nella provincia di Trento.
In Molise si tornera’ sui banchi il 13 settembre, nelle Marche il 15 settembre, in Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna e Toscana il 17 settembre, in Puglia il 20 settembre, ma i singoli istituti possono fare piccoli adattamenti nell’ambito del proprio Piano Triennale dell’Offerta Formativa. I primi ad andare in vacanza a giugno prossimo? Gli alunni dell’Emilia Romagna, con le lezioni che termineranno venerdi’ 7 giugno. L’ordinanza del ministro Bussetti fissa anche la data di inizio del prossimo esame di Maturita’: la prima prova scritta e’ calendarizzata per il 19 giugno 2019, dalle 8.30. Gli esami conclusivi del I ciclo si svolgeranno nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2019, secondo i calendari definiti dalle commissioni. Le prove scritte a carattere nazionale Invalsi si dovranno tenere tra il 1 e il 18 aprile per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado e tra il 4 e il 30 marzo per gli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di II grado. (Agi)