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  • Scuolabus su percorsi di guerra, un papà coraggioso minaccia la Regione

    CARPINETO SINELLO – «Se succede qualcosa ai nostri figli, costretti a viaggiare sulle mulattiere, qualcuno in Regione avrà pesanti responsabilità».

    Parole pesanti come macigni quelle che escono dalla bocca e dal cuore di un papà di Carpineto Sinello, Luigi Lizzi.

    Uno dei tanti padri di famiglia dell’Alto Vastese che ogni giorno affidano i loro figli a scuolabus costretti a transitare su percorsi di guerra, su mulattiere, tratti in frana, evitando buche, voragini e smottamenti, guadando veri e propri fiumi di fango e detriti, per chilometri e chilometri prima di poter raggiungere una scuola, una maledetta scuola dell’obbligo. 11081242_1110708528954803_2623861307161283408_nE’ questo il diritto allo studio garantito da quella carta straccia che si chiama costituzione della repubblica? Valgono ancora, i diritti costituzionalmente garantiti, nell’Alto Vastese oppure no?

    Gli alunni di Fraine, ad esempio, questa mattina non sono andati a scuola perché la Protezione civile che li accompagna sulla strada interpoderale di Acquaviva di Roccaspinalveti non ha ritenuto che il transito fosse sicuro.

    Il papà di Carpineto ha inviato alla nostra redazione delle immagini, quelle pubblicate.

    «Questa è la situazione della viabilità tra Carpineto Sinello e Gissi, – spiega Luigi Lizzi – dove transita lo scuolabus dei ragazzi delle medie tra cui anche mia figlia. Se succede qualcosa, qualcuno della Regione Abruzzo avrà tante responsabilità».

    Nelle foto in basso la situazione della provinciale tra Guilmi e Carpineto questa mattina.

    Nel video invece la provinciale Colledimezzo-Atessa chiusa già da due mesi.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

    tel. 3282757011

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