«Considerata l’oggettiva impossibilità di sopperire ulteriormente a persistenti problematiche didattico – organizzative dovute a causa di forza maggiore, si comunica che domani, Venerdì 20/09/2024 le classi prima, seconda e terza della scuola secondaria di primo grado del plesso di Castiglione Messer Marino usciranno anticipatamente alle ore 12».
E’ la comunicazione inviata alle famiglie degli alunni dal preside dell’istituto comprensivo di Castiglione Messer Marino, Lorenzo Iocca.
Il motivo della decisione assunta, suo malgrado, dal dirigente arrivato alla guida dell’istituto poche settimane fa, è che la scuola di montagna dell’Alto Vastese è in carenza di organico relativamente alle classi delle medie, la secondaria di primo grado come si chiama adesso (tanto per complicare le cose, ndr). Gli alunni ci sono, ma mancano i professori. Quasi un paradosso per le aree interne di cui tanto si parla e per le quali poco si fa. Alla faccia della Snai.
Le nomine arrivano tardivamente, come ogni anno, a lezioni già avviate, come se l’apertura della scuola fosse un evento imprevisto e imprevedibile. Non si comprende per quale oscura ragione l’ufficio scolastico provinciale o regionale o chi per esso non provveda a nominare i docenti in tempo per la riapertura delle scuole dopo la lunga pausa estiva. Una problematica tipicamente italiana.
Ora il problema nel problema è che nessuno dei docenti convocati vuole accettare una sede di montagna evidentemente considerata disagiata, anche in ragione del fatto che alcuni professori, per completare l’orario, sono costretti a fare la spola tra la sede di Castiglione e i plessi di Roccaspinalveti o di altri paesi di zona.
Fino ad oggi il dirigente è riuscito a coprire le ore di lezione grazie alla disponibilità degli altri docenti già in servizio, ma ovviamente la situazione emergenziale non può andare avanti per le lunghe. E così, siccome mancano i professori, il preside Iocca si è trovato costretto a disporre l’uscita anticipata degli alunni delle medie. Intanto si continua a fare chiacchiere inutili sulle aree interne, le piccole scuole di montagna, sul diritto all’istruzione e ovviamente sulla Snai.
Francesco Bottone