In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre, Anna Paolella, Antonella Petrella e Angela D’Angelo hanno presentato il loro ultimo lavoro, Senza Specchio. Storie di ordinaria violenza. Un libro intenso e commovente che si propone di affrontare il dramma della violenza di genere attraverso il racconto di storie vere di donne che, purtroppo, si sono trovate intrappolate in relazioni tossiche.
Le tre autrici, forti della competenza nei rispettivi ambiti professionali, stanno portando avanti un progetto educativo e psicopedagogico di ampio respiro, che integra letteratura, strumenti di riflessione e una piattaforma digitale.
Le autrici anche con questo nuovo progetto intendono promuovere un’azione benefica nei confronti dell’Associazione SOS Infanzia nel mondo che si occupa dal 1999 di garantire istruzione, cure mediche e sostegno alimentare a bambini in situazione di fragilità in tutto il mondo. Infatti, come già avvenuto con la loro precedente pubblicazione, i proventi della vendita del libro saranno devoluti all’associazione.
Anna Paolella, pedagogista e dirigente scolastica, da anni si dedica alla formazione e alla sensibilizzazione sui temi dell’inclusione e del disagio giovanile, progettando strumenti educativi ed interventi didattici per migliorare le relazioni sociali e promuovere la cultura del rispetto in ambito scolastico.
Antonella Petrella, psicologa e psicoterapeuta con esperienza in ambiti clinici e sociali, Ufficiale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, è un punto di riferimento nella prevenzione della violenza di genere e nel sostegno delle vittime. In passato si è occupata anche della rieducazione di uomini maltrattanti.
Angela D’Angelo, PhD in Information Engineering e docente di tecnologie informatiche, promuove l’uso delle ICT nella didattica e nella sensibilizzazione verso la prevenzione primaria. Con il suo contributo, il progetto delle autrici si è arricchito di un sito web dedicato, uno spazio sicuro dove raccogliere storie, offrire supporto e promuovere la condivisione di percorsi di rinascita.
Non è la prima volta che Anna Paolella e Antonella Petrella si cimentano con il tema della violenza di genere. Lo scorso anno, in occasione della stessa ricorrenza, sono state le curatrici e autrici di Fiabe con il paracadute, un libro rivolto a bambini e preadolescenti per promuovere la cultura del rispetto e prevenire la discriminazione di genere. Un progetto che ha dimostrato quanto la narrazione, anche sotto forma di fiaba, possa essere uno strumento potente per sensibilizzare e educare.
Con Senza Specchio, le autrici hanno alzato il tiro, rivolgendosi a un pubblico adulto con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulle dinamiche della violenza. Ogni racconto è accompagnato da schede di approfondimento che aiutano a identificare i segnali di abuso e riflettere sulle conseguenze delle relazioni disfunzionali.
Il percorso intrapreso con Senza Specchio va oltre le pagine del libro. Il sito web collegato è una vera e propria piattaforma di supporto, dove le vittime possono trovare informazioni, consigli e indicazioni per accedere a risorse psicologiche e legali. Ma non solo: lo spazio digitale raccoglie testimonianze dirette, offrendo un luogo di condivisione e solidarietà. Un faro nella notte per chi si sente sola e intrappolata.
Le storie narrate in Senza Specchio non sono solo un pugno nello stomaco, ma anche una testimonianza di coraggio e resistenza. L’obiettivo delle autrici è chiaro: sensibilizzare l’opinione pubblica, dare alle vittime gli strumenti per riconoscere la violenza in tutte le sue forme e incoraggiare un cambiamento culturale che parta dalla consapevolezza.
Senza specchio non è solo un libro, ma un invito all’azione. È una testimonianza che tocca il cuore, ma che al contempo fornisce strumenti concreti per affrontare un problema che non può più essere ignorato.
Come dichiarano le autrici, “solo insieme possiamo sconfiggere la violenza e creare un mondo più giusto per tutte”. Un messaggio potente che, in occasione del 25 novembre, risuona come un appello a tutta la società: fermiamo la violenza, una storia alla volta.