AGNONE – “O si rema tutti, e sottolineiamo tutti nella stessa direzione, oppure sarà difficile immaginare l’Olympia Agnonese ai nastri di partenza del nono campionato di quarta serie”.
E’ il concetto che accomuna Franco Marcovecchio, direttore generale dell’Agnonese e Nicola Bucci, imprenditore nel ramo delle telecomunicazioni, uomo di sport, da cinquant’anni al capezzale dei granata.
In una chiacchierata confidenziale all’interno del bar Verdile, alla vigilia della riunione societaria che si terrà questa sera alle ore 18,30 nei locali della sede sociale di viale Castelnuovo, Marcovecchio e Bucci hanno inteso lanciare un monito: “La nostra è una piccola realtà che se unita e con il sacrificio economico di tutta la città e del suo comprensorio, può continuare a frequentare i banchi della serie D. In caso contrario se dovesse venir meno anche un solo tassello, pensiamo sarà quasi impossibile affrontare l’avventura nei semi professionisti”.
Nelle ultime ore in città si è parlato di scalate o cordate che ambiscono a rilevare il pacchetto di maggioranza del sodalizio calcistico. Interpellati su questa vicenda, Bucci e Marcovecchio replicano così: “Se non viviamo su Marte siamo all’oscuro di tutto ciò. Crediamo che oggi non esistano né cordate né scalate, ma come detto in precedenza la volontà, quella sì, di continuare, insieme al contributo dell’intera città, l’avventura in un torneo che sicuramente ha portato in alto il nome di Agnone per l’Italia”.
A Nicola Bucci l’Eco ha poi chiesto se è disponibile ad entrare in società, dove tra l’altro è stato negli anni passati. Sentite cosa ribatte. “L’aiuto di Nicola Bucci e del suo gruppo ci sarà a patto di toccare con mano un conteso che, come ribadito, deve remare in un’unica direzione. Al tempo stesso sono convinto che l’apporto del sottoscritto e della sua famiglia non potranno bastare in considerazione di un campionato molto dispendioso dove occorrerà sbagliare il meno possibile per raggiungere l’obiettivo minimo della salvezza”.
Infine un chiarimento: “Nella maniera più assoluta non ambisco a nessuna carica societaria – ha sottolineato Bucci -, questo sia ben chiaro, il mio unico desiderio da tifoso, come immagino sia quello di tanti altri sostenitori, è quello di poter continuare ad assistere a partite di serie D”.
A poche ore dalla riunione societaria, dove saranno azzerate tutte le cariche, l’input di Bucci è sicuramente un bel segnale e un punto da cui partire. Tuttavia necessario che altre forze escano quanto prima allo scoperto.