AGNONE. Il nuovo anno scolastico ormai alle porte potrebbe aprirsi con una grossa novità per quanto concerne gli istituti superiori della cittadina, ovvero Alberghiero, Itis e Liceo Scientifico. Infatti al vaglio dell’amministrazione comunale e della dirigente scolastica, ci sarebbe l’introduzione della cosiddetta “settima corta”. Naturalmente si tratta di una ipotesi che stravolgerebbe l’orario scolastico passando dai canonici sei giorni di lezione, dal lunedì al sabato, a cinque, dal lunedì fino al venerdì, con un paio di rientri pomeridiani. Per Agnone e il suo comprensorio si tratterebbe di una vera e propria innovazione visto che mai fino ad oggi è stato affrontato il discorso di fatto già attuato in molti comuni italiani. Tuttavia l’ultima parola spetta al consiglio d’istituto, insieme al voto della famiglie le quali dovrebbero appoggiare incondizionatamente la nuova proposta. Diversi i pro e i contro che, nel primo caso vedono un risparmio di fondi (bollette luce, acqua e riscaldamento); una più lineare organizzazione del lavoro del personale; una maggiore equità dei turni di lavoro. Tra i contro: un orario pomeridiano che non permette agli studenti di concentrarsi sui compiti a casa o su attività extrascolastiche; l’orario giornaliero oneroso, perché molti studenti non abitando in prossima delle scuole, partono presto e rientrano tardi nei posti di residenza; l’abbassamento dei livelli di attenzione degli alunni e quindi del rendimento scolastico. Al di là degli aspetti strettamente didattici, sono proprio i collegamenti con i centri limitrofi, da dove provengono decine di studenti, il maggiore ostacolo da superare. Infatti scarsi, se non inesistenti, le linee di autobus, in particolare pomeridiane, che congiungono Agnone con i paesi dell’hinterland. Un problema non di poco conto il quale ripropone l’impellente necessità di realizzare una casa dello studente di cui si parla da anni, ma che al momento resta una chimera.
Cucine Alberghiero, tante promesse ma fatti zero – Alla vigilia della ripresa delle lezioni, tiene banco l’ultimazione delle cucine dell’Istituto Alberghiero. Alle tante promesse fatte in passato dai politici regionali e amministratori locali, si registra un nulla di fatto assai preoccupante. Molto più perché si era parlato di fondi a disposizione (circa 150 mila euro, ndr) reperiti dalla Regione. Soldi, che a detta del Comune di Agnone, sarebbero bloccati a Roma intrappolati nelle maglie della macchinosa burocrazia italiana. Una versione che però non convince e assume contorni di un ‘giallo’ che andrebbe chiarito in rispetto degli studenti, gli unici ad essere veramente penalizzati. Nelle settimane scorse a tuonare contro i ritardi, il consigliere regionale, Andrea Di Lucente che, senza mezzi termini, ha attaccato la Provincia di Isernia titolare dell’immobile nonché responsabile del procedimento. Insomma, i nuovi lavori non sono partiti e nemmeno partiranno, almeno per il momento. Come dire: siamo alle solite, o meglio siamo in Molise.
Polo scolastico di Maiella senza palestra – Altro problema non di poco conto è quello relativo alla mancanza di una palestra del polo scolastico di Maiella, inaugurato solo a febbraio scorso. Così, nonostante aule modernissime e laboratori all’avanguardia, i ragazzi della scuola media saranno costretti ad arrangiarsi per svolgere le ore di educazione fisica. L’alternativa attualmente è rappresentata da una convenzione che la scuola potrebbe, il condizionale è d’obbligo, stipulare con i gestori della piscina provinciale in località Tiro a Segno con gli studenti da avviare ad una pratica sportiva, quella del nuoto, consigliata dagli addetti ai lavori. Di fatto sarebbe una buona soluzione in attesa di realizzare o trovare una palestra idonea all’attività fisica.