Un patrimonio mondiale da valorizzare con lavori di restauro immediati al fine di conservarlo e rendere l’offerta storico, culturale e architettonica più attrattiva. L’oggetto in questione sono i soffitti lignei di Palazzo San Francesco nel cuore del centro storico di Agnone dove tra l’altro ha sede la biblioteca Baldassare Labanca e l’aula del Consiglio comunale. Per completare l’operazione, avviata negli anni passati, manca il rifacimento del quarto e ultimo soffitto che versa in condizioni assai precarie. A riguardo torna all’attacco Mino Gabriele, già professore ordinario di Iconografia – iconologia e Scienze e filosofia delle immagini all’Università di Udine.
Il docente, che nel libro ‘Il primo giorno del mondo’, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Adelphi, dedica un intero capitolo al capolavoro di Palazzo San Francesco, si rivolge al primo cittadino, Daniele Saia invitandolo a “salvare un eccezionale monumento della città”. In una lettera indirizzata al primo cittadino, Gabrieli denuncia “le gravissime condizioni in cui giace oggi uno dei quattro soffitti lignei della Biblioteca, parte di una serie di dipinti con soggetti alchemici e allegorici unici al mondo. Questa straordinaria testimonianza del Settecento – afferma il professore – non deve andare perduta, anzi, si deve procedere ad un immediato intervento di restauro, pena la cancellazione di un fondamentale aspetto della vostra nobile storia e cultura, che è di tutti”.
“Tali soffitti dipinti – riprende Gabriele – come ho documentato nel libro che ad essi ho dedicato, celano, sotto il velo simbolico, la complessa dottrina dell’arte dei metalli e delle loro trasmutazioni, celebrando così la lavorazione dell’oro, del rame e del bronzo, di cui Agnone è stata maestra e di cui continua la tradizione, come pure della fusione delle campane di cui è ancora l’eccellenza. Soffitti che in sé costituiscono la più originale e spettacolare testimonianza a noi giunta dell’intera tradizione ermetico-alchemica europea, dal Medioevo ad oggi. Perderla – conclude il docente universitario – sarebbe diventare tutti più ignoranti e perderemmo tracce tra le più preziose della comune identità culturale e della memoria che la deve conservare”.
Nelle settimane scorse, Gabriele aveva rivolto un accorato appello al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano tra l’altro originario della cittadina altomolisana. Non da ultima la visita del sottosegretario Vittorio Sgarbi, che dopo la Ndocciata del 10 dicembre, ha potuto toccare con mano le bellezze di Palazzo San Francesco soffermandosi proprio nella stanza del soffitto ligneo da ristrutturare. Inoltre, in merito alle opere di restauro, da una prima stima, i fondi da investire si aggirerebbero intorno a poche decine di migliaia di euro. La parola passa al Comune di Agnone chiamato a dare una risposta all’illustre professore che dall’estremo Nord del Paese tiene a cuore le sorti di un tesoro inestimabile, ma ancora poco conosciuto.