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  • Soldi a chi va a vivere nei piccoli Comuni di montagna, passa l’emendamento correttivo di Monaco

    «Il Consiglio regionale d’Abruzzo, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato un mio emendamento alla legge regionale 32 che disciplina gli incentivi destinati ai nuovi residenti nei piccoli Comuni di montagna in via di spopolamento». Ne dà notizia il sindaco di Rosello e consigliere regionale Alessio Monaco. La Regione sorella ha messo in campo alcune azioni per contrastare lo spopolamento. I provvedimenti, per lo più incentivi economici per chi trasferisce la residenza in uno dei piccoli Comuni abruzzesi, sono in essere da qualche anno, ma i risultati stentano ad arrivare. Correttivi e migliorie vengono proposte ed approvate, come quella appena partorita dal sindaco di Rosello.

    «La modifica – spiega Alessio Monaco – riguarda il  caso in cui il beneficiario del contributo trasferisca la propria residenza, durante il periodo triennale di erogazione dello stesso, in un altro dei Comuni aventi gli stessi requisiti previsti dalla legge 32; il contributo è confermato per tutta la durata del beneficio. La medesima disposizione si applica anche per l’assegno di natalità previsto dalla stessa legge».

    La Regione, infatti, assegna un contributo economico alle giovani coppie che hanno un figlio, sempre che la famiglia risieda in uno dei piccoli Comuni montani a rischio spopolamento. La legge regionale 21 dicembre 2021, n. 32 intende contrastare il declino demografico in atto nelle zone montane più marginali promuovendo iniziative volte a rivitalizzare il tessuto sociale ed economico dei piccoli Comuni di montagna, favorendo la natalità e incentivando l’insediamento di nuovi residenti che intendono trasferire la propria residenza in questi Comuni.

    A decorrere dal 1° gennaio 2022 è riconosciuto, per un triennio, un incentivo economico pari a 2.500 euro annui, in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, trasferiscono la propria residenza in un Comune di montagna della regione Abruzzo e la mantengono per almeno cinque anni, pena la decadenza dal contributo e la restituzione delle somme percepite. L’importo del contributo è raddoppiato qualora i nuclei familiari richiedenti avviino nel piccolo Comune montano di nuova residenza un’attività imprenditoriale, anche attraverso il recupero di beni immobili del patrimonio storico artistico. Una legge interessante che, con i dovuti adeguamenti, potrebbe essere applicata anche ai tanti piccoli Comuni molisani, a partire da quelli dell’Alto Molise.

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