Cinque anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Sono le pene comminate dal Tribunale di Vasto, nel corso del primo grado di giudizio, a carico un un uomo residente ad Agnone. Lo stesso, pluripregiudicato e che sta scontando un cumulo di pene presso il carcere di Campobasso, si rese protagonista, la scorsa estate, di un episodio violento a danno della pattuglia dei Carabinieri della stazione di Castiglione Messer Marino, nell’Alto Vastese, appena al di là del confine con l’Alto Molise.

I militari, al comando del maresciallo maggiore Alfredo Abbruzzese appena trasferitosi dalla compagnia di Agnone, notarono un’autovettura in transito e intimarono l’alt al guidatore al fine di procedere ai previsti controlli. I due soggetti a bordo, entrambi già noti alle Forze dell’ordine, furono fatti scendere dal veicolo e sottoposti agli accertamenti di rito. Uno dei due, improvvisamente, risalì a bordo e messosi alla guida del veicolo speronò intenzionalmente l’auto di servizio dei Carabinieri. Per fortuna i militari non rimasero coinvolti in quello che avrebbe potuto essere un tentativo di investimento.

Il personale operante reagì immediatamente alla aggressione bloccando l’uomo, precludendogli ogni via di fuga e ammanettandolo. L’arrestato, che tra l’altro era a bordo dell’auto in violazione di un obbligo di dimora in un altro Comune, nei giorni scorsi è stato riconosciuto colpevole dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e porto illegale di armi o utensili atti a offendere e per questi motivi condannato a cinque anni di reclusione da scontare in carcere.

Nell’ambito dello stesso procedimento penale un altro soggetto, residente a Castiglione Messer Marino, a sua volta pluripregiudicato, presente all’evento della scorsa estate, è stato condannato ad un anno e otto mesi reclusione per il reato di minaccia a pubblico ufficiale. Infine un terzo soggetto implicato nella vicenda, un molisano originario di Montemitro, è stato invece riconosciuto incapace di intendere e volere e dunque resta in affidamento ad una comunità di recupero in un Comune in provincia di Campobasso.