AGNONE – Quindici miliardi delle vecchie lire che gridano vendetta. Uno sperpero di denaro pubblico che nessuno ha pagato o pagherà. La più grande incompiuta della regione Molise, il nuovo ospedale di Agnone, ancora sotto i riflettori mediatici. Questa volta ad occuparsi dell’ennesima cattedrale nel deserto, il servizio a cura del collega Francesco Musi della Tgr Molise che ripercorre le tappe salienti di una vicenda tutta italiana. Oltre dodicimila metri quadrati di cemento per quello che doveva rappresentare un ospedale interregionale con i lavori partiti a fine anni ’80 e interrottisi solo dopo pochi anni. Dunque opere al palo con l’ecomostro trasformato in una vera e propria discarica, pattumiera del vecchio ‘Caracciolo’. Esami, lastre e dati sensibili alla mercé di chiunque voglia visitare lo scheletro gigante, immagine lugubre ma veritiera, che sovrasta Agnone. Negli anni trascorsi tante le promesse fatte da politicanti di turno sulla riconversione della struttura di fatto mai avvenuta. Quasi una gara quella tra esponenti di centrodestra e centrosinistra a chi la sparasse più grande. A distanza di quasi 30 anni dalla partenza dei lavori, il nuovo ospedale di Agnone resta un fantasma che di tanto in tanto torna alla ribalta di tg e servizi giornalistici. Alla vigilia della campagna elettorale per le regionali aperte le scommesse su chi prometterà l’ultimazione di una struttura che continua a gridare vendetta.
Sperpero di denaro pubblico, il nuovo ospedale di Agnone torna sotto i riflettori dei media (video)
Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.