Stagione venatoria a rischio in Abruzzo, si attende la decisione del Tar.
Il tribunale amministrativo deciderà, in camera di consiglio, in merito alla sospensiva del calendario venatorio chiesta dal Wwf.
Il mondo dei cacciatori d’Abruzzo in apprensione per la decisione che il Tar prenderà in merito alla sospensiva del calendario venatorio. L’intera stagione è a rischio. Nelle scorse settimane il presidente del Tar ha accolto l’istanza e ha adottato misure cautelari monocratiche «solo con riguardo alla apertura della caccia alla Cornacchia grigia, Gazza, Ghiandaia, Quaglia, Fagiano, Lepre e Volpe nelle giornate del 18, 22, 24 e 25 settembre 2016 e al Merlo nelle giornate del 18, 24 e 25 settembre 2016».
Proprio la parola «solo» sta dando adito a diverse e fantasiose interpretazioni tra i cacciatori e le associazioni venatorie.
Ieri, in replica ad una precisa richiesta di chiarimenti da parte dell’ArciCaccia, l’Avvocatura della Regione Abruzzo ha precisato che tutto il calendario venatorio resta sospeso fino alla decisione di oggi.
E oggi cosa accadrà? Il Tar difficilmente smentirà il suo presidente, non succede statisticamente quasi mai. Quindi in camera di consiglio molto probabilmente verrà confermata la decisione monocratica del presidente e quindi concessa la sospensiva. In questo caso la stagione venatoria sarebbe praticamente spacciata.
Niente caccia, nonostante i cacciatori abbiano già pagato le tasse per esercitare la propria passione.
In questa malaugurata ipotesi pare però che la Regione Abruzzo abbia già una soluzione: un calendario venatorio nuovo, che abrogherebbe, sostituendolo, il precedente, cioè quello impugnato dal Wwf. Con questo espediente dell’ultima ora la stagione venatoria potrebbe essere assicurata anche ai cacciatori abruzzesi.
Intanto, dalle voci che circolano, pare che la decisione del Tar arriverà nel tardo pomeriggio di oggi o addirittura domani mattina.