Nell’autonomia differenziata delle Regioni sta il nuovo ruolo dei piccoli Comuni italiani, il lavoro da fare insieme tra Enti negli ambiti territoriali ottimali, la capacità impositiva e il superamento delle sperequazioni fiscali, la riorganizzazione delle Regioni stesse, delle Province e delle Città metropolitane, il legame tra territori, aree interne e urbane. Lo ha scritto il Presidente Uncem Marco Bussone al Ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Francesco Boccia, che ieri ha presentato il suo programma nella Commissione speciale per l’autonomia alla Camera dei Deputati. «Abbiamo apprezzato, seguendo in streaming le parole del Ministro, l’impegno per le aree interne, con nuovi finanziamenti e azioni contro lo “svuotamento”, come lo ha definito il Ministro, con la Strategia Aree interne che deve essere resta stabile. – precisa Bussone – Ha ribadito che le montagne sono centrali e proseguirà il lavoro fatto dall’ex Ministra Erika Stefani, con la quale abbiamo collaborato. Si dovrà lavorare con Boccia e il Viminale a un nuovo Testo unico degli Enti locali riorganizzando il sistema delle Autonomie locali, dando loro voce, capacità operative e istituzionali, dignità piena ai sindaci, revisione della loro responsabilità oggettiva. Anche la Conferenza Unificata deve riavere un ruolo maggiore di dialogo e concertazione. Questo Boccia lo ha detto chiaramente ai Parlamentari. L’autonomia regionale differenziata è vera se contempla un nuovo ruolo per le autonomie locali, con le quali costruisce un patto autentico, orizzontale».
Superamento delle sperequazioni fiscali per rilanciare le aree interne
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