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  • Taglio delle dirigenze scolastiche, Saia accusa: «La Provincia si è opposta, la Regione ha tirato dritto»

    Il Presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia, interviene in maniera definitiva sul dimensionamento scolastico.

    «Sono soddisfatto che negli ultimi giorni, da diverse forze politiche e da parte dell’opinione pubblica, siano maturate idee in linea con quelle del Consiglio provinciale riguardo al taglio delle dirigenze. Per evitare di scatenare inutili guerre tra poveri, che comunque avrebbero penalizzato l’uno o l’altro territorio scadendo nella logica di figli e figliastri, l’assise di via Berta, in data 23 dicembre 2024, aveva deliberato all’unanimità di conservare le tredici autonomie presenti nella provincia di Isernia. Con la nostra decisione – commenta il Presidente – avevamo chiesto al Consiglio regionale di opporsi ai depotenziamenti e di aprire un dialogo con la rappresentanza parlamentare molisana affinché i ministeri competenti rivedessero i parametri relativi ai tagli, parametri a oggi basati su numeri che non rispecchiano la realtà del nostro Molise che può essere considerato in toto area interna. In un contesto simile, infatti, dovremmo essere tutelati e non penalizzati.

    Su questa stessa linea l’intervento della consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Salvatore che, insieme al suo gruppo, ha deciso di non votare sul piano di dimensionamento. Del nostro stesso avviso anche il Presidente del Consiglio Quintino Pallante che, in un’intervista, ha aperto alla possibilità di procedere con un’istanza rivolta ai parlamentari molisani per sollecitare la revisione dei criteri sui tagli. Ecco che appare evidente come la deliberazione della Provincia di Isernia non rappresenti un modo pilatesco di sfuggire alle questioni, come insinuato da alcuni attori politici.

    Il Consiglio regionale, purtroppo, ha tirato dritto col piano di dimensionamento. Spero per il futuro – ha concluso Saia – che ci sia maggiore determinazione nel puntare i piedi a terra per combattere contro ulteriori tagli».

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