Mancata fermata degli autobus di linea lungo la statale Trignina (bivio di Bagnoli del Trigno – Agnone), si accende il caso. A sollevarlo nei giorni scorsi il consigliere di minoranza al Comune di Poggio Sannita, Tonino Palomba, che tramite una serie di note stampa, chiedeva al sindaco, Pino Orlando e alle società di trasporto (Cerella e Atm) interessate di fare chiarezza sul presunto disservizio. Il problema, inutile rimarcarlo, coinvolge decine e decine di pendolari e studenti universitari che da Pescara, Roma o Napoli rientrano nei paesi di origine Insomma, un hub fondamentale che già negli anni scorsi ha sollevato pesanti polemiche per via dei nuovi lavori i quali dovevano assicurare le fermate dei bus in sicurezza in entrambi i sensi di marcia.
Oggi ad intervenire sulla vicenda è il consigliere regionale Andrea Di Lucente, che chiamato in causa sui social, chiarisce. “Dopo aver effettuato alcune verifiche su quanto lamentato, ovvero sulla mancata fermata da parte degli autobus all’hub di Bagnoli del Trigno – scrive Di Lucente – la ditta Atm mi ha confermato che le fermate avvengono sistematicamente nelle due piazzole. In merito alla Cerella attendo ancora una risposta. Inoltre – prosegue Di Lucente – ho contattato l’Anas, ente gestore dell’arteria e di conseguenza delle piazzole, e mi ha confermato che in entrambi i sensi di marcia sono state autorizzate le fermate. In tutti i casi ho chiesto ad Anas copia delle autorizzazioni. Infine, in merito alla problematica dell’illuminazione nelle ore notturne – ha concluso Di Lucente – ho apprese di come l’Enel ha presentato un preventivo ad Anas, ora chiamata a reperire i fondi necessari per l’attivazione di un adeguato impianto”.
Nel frattempo in attesa di conoscere la posizione della ditta Cerella, un autista della società vastese, svela alcuni particolari: “Il problema è legato alla sicurezza in quanto la Cerella non ha difficoltà ad effettuare tale fermata, ma se l’Anas non rilascia un’autorizzazione scritta per effettuare la fermata, le aziende di trasporti non sono intenzionate a far rischiare la patente ai propri dipendenti. L’autista – conclude l’autista – ha tutto l’interesse di trasportare l’utenza a destinazione, ma le fermate devono essere autorizzate soprattutto sulla Ss 650, una delle arterie più pericolose del Centro Sud Italia. Attualmente la fermata in questione – direzione Isernia, è interessata da lavori in corso che la rendono pericolosissima. Quindi non parlerei di volontà o meno da parte degli autisti, bensì di comunicazioni ufficiali da parte di chi è titolato a farlo”.
Anche il sindaco di Agnone, Daniele Saia prende posizione: “Il tema dei trasporti nelle aree interne resta un argomento di vitale importanza. Nelle ultime settimane ho avuto modo di constatare con la ditta Cerella che per il bivio di Bagnoli non è prevista alcuna fermata. Insieme al consigliere con delega ai Trasporti, Mario Petrecca ci siamo subito attivati con l’assessore Quintino Pallante che ha convocato un tavolo con i soggetti in questione, ovvero Anas e società di trasporti. Il nostro obiettivo è far istituire la fermata lungo la Trignina in maniera ufficiale, nonché la possibilità accedere ad orari e acquistare biglietti del viaggio”.