ROMA – A distanza di 25 anni una trasmissione televisiva nazionale ripropone il caso dell’ingegnere Vito Alfonso Gamberale che nel 1993 fu arrestato ingiustamente con l’accusa di abuso d’ufficio e concussione. Torna su Rai3 “Sono innocente” il programma condotto da Alberto Matano, giornalista del Tg1 che racconterà storie di mala giustizia come appunto la vicenda del manager di origini agnonesi. L’appuntamento è per domenica 8 aprile.
“Non facciamo i giudici” spiega Matano a Repubblica che lo ha intervistato “ci occupiamo di casi di innocenza conclamata e riconosciuta, è un viaggio nella giustizia ingiusta che torna giusta. Dopo la prima serie avevamo ricevuto tantissime lettere, farne una seconda significa tornare con una responsabilità ulteriore. Questo ci ha spinto a ampliare il raggio del racconto, accanto alle persone comuni che si ritrovano in un film dell’orrore, abbiamo pensato di ripercorrere vicende di personaggi famosi o casi da prima pagina. Per loro non ci avvaliamo della fiction, ma delle immagini di repertorio”.
In “Sono innocente” Gamberale sarà presente in studio con la figlia Chiara, scrittrice, e con le ricostruirà l’intera vicenda giudiziaria che terminò con l’assoluzione con formula piena.
Oltre la storia di Gamberale, Matano racconterà quelle di Enzo Tortora, Patrick Lumumba, Filippo La Mantia, Stefano Messore.