Questa mattina i Carabinieri del Reparto Biodiversità di Castel di Sangro, nell’ambito del progetto nazionale del Ministero della Transizione Ecologia e dell’Arma dei Carabinieri “un albero per il futuro”, hanno messo a dimora circa cento piante di specie autoctone, nell’area verde del nosocomio della città.
L’evento ha visto anche la partecipazione del Direttore Sanitario Dott. Masciulli e dei ragazzi dell’ ANFASS di Sulmona (Associazione Nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale).
Le piantine messe a dimora provengono dal Centro Nazionale di Biodiversità Forestale di Pieve Santo Stefano, gestito dai Carabinieri Forestali e sono state dotate tutte di fascette riportanti un QR code, che permetterà di visualizzare il tipo di pianta e le sue caratteristiche. Inoltre le piante sono state tutte geo-referenziate in modo che sarà possibile visualizzarle su una mappa digitale presente sul sito www.unalberoperilfuturo.rgpbio.it, contribuendo in questo modo a realizzare un unico grande bosco diffuso da nord a sud dell’Italia. Lo scopo del progetto è quello di realizzare su scala nazionale un patrimonio verde in grado di produrre ossigeno e ridurre l’inquinamento e di permettere la visualizzazione dell’assorbimento di anidride carbonica attraverso un’apposita applicazione; si vuole così sviluppare una sempre più consapevole sensibilità ecologica che passa anche attraverso la conoscenza dei nomi e delle specie vegetali che vengono piantate.
Nella mattinata inoltre il personale militare e gli altri operatori del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro hanno fatto visita ai piccoli ospiti del Reparto di Pediatria, portando in dono, a loro e ai ragazzi dell’ANFASS, l’albero di Falcone, una pianta di ficus macrophilla duplicata per talea dalla pianta di ficus che cresce davanti all’abitazione del Giudice, in via Notarbartolo a Palermo.
«Siamo particolarmente legati all’albero di Falcone – dice il Ten. Col. Monica Sciarra del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro – non solo per l’elevato valore simbolico afferente alla legalità, ma perché lo stesso porta con sé un messaggio di coraggio, di forza d’animo con i quali il giudice Falcone si è battuto per un mondo migliore. Tutti noi possiamo prendere spunto da questo messaggio per affrontare la nostra quotidianità, ricordandoci che il cambiamento passa attraverso la nostra volontà di credere nei sogni, negli ideali, nell’amicizia e nell’amore. Un messaggio di forza che noi Carabinieri forestali vogliamo rivolgere alle bambine e bambini che rappresentano il futuro della nostra Nazione e che in questo momento vivono momenti di difficoltà, così come ai ragazzi dell’ANFASS insieme alla testimonianza della vicinanza dell’Arma dei Carabinieri a coloro che stanno vivendo moneti difficili».
Durante l’evento sono stati portati dei doni ai piccoli e ragazzi partecipanti ed è stato rivolto loro l’invito a vivere la bellezza della natura scoprendo gli habitat eccezionali, dove sopravvivono specie animali e vegetali di rara bellezza, presenti presso le oltre 150 Riserve Naturali dello Stato e Foreste Demaniali dislocate in tutta Italia e gestite dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità attraverso le articolazioni territoriali costituite dai Reparti.