Il Molise è la regione in cui il volume degli oneri necessari per il completamento dei lavori è più alto in Italia in proporzione alla popolazione. Si parla infatti di ben 416 euro pro-capite, ossia una cifra enorme se comparata al resto del Paese. Lo si evince da un report del Centro Studi Enti Locali (Csel) realizzato per l’Adnkronos. https://www.adnkronos.com/opere-pubbliche-incompiute-una-su-3-nella-sola-sicilia_1nmcoawk2lzUkKm2EVA0hg?refresh_ce
Tra le opere più onerose vengono segnalate i lavori sulla strada provinciale 59 Fresilia (completamento da Civitanova del Sannio a Sprondasino), fermi prima di iniziare per carenza di fondi: costo stimato 40 milioni di euro e quelli programmati all’Ospedale ex Asl n. 1 Alto Molise di Agnone (50 milioni, di cui 42 mancanti).
Seguono la Sardegna con 78, la Sicilia con 59, la Calabria con 55, la Basilicata con 51, la Valle d’Aosta con 25, le Marche con 13, la Puglia con 8, la Lombardia con 6, Lazio, Liguria e Abruzzo con 4 euro a testa e l’Umbria con 3. Chiudono il cerchio Campania, Friuli-Venezia Giulia, Toscana e Veneto con 1 euro ad abitante, il Piemonte con 0,5, l’Emilia Romagna con 0,3 e il Trentino Alto Adige che, non avendo alcuna opera sospesa, non ha somme pendenti necessarie per completarle.
“Le opere inserite nell’elenco in questione – rileva il Csel – non sono semplicemente ‘in corso’. Si tratta di lavori il cui termine contrattualmente previsto per l’ultimazione è già passato e che finiti al palo per problemi di non facile o immediata risoluzione, quali: mancanza di fondi, cause tecniche, sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell’impresa appaltatrice, risoluzione o recesso dal contratto e mancato interesse al completamento da parte della stazione appaltante, dell’ente aggiudicatore o di altro soggetto aggiudicatore”.