«È privo di qualsiasi decenza il balletto tutto interno al centrodestra sulle candidature alle presidenze di Regione, uno spettacolo squallido che avviene proprio nei territori guidati dai sodali di Meloni & co». Così Daniele Marinelli, segretario del Pd Abruzzo, commentando le scintille e gli screzi che arrivano dai leader del centrodestra in merito alle probabili candidature per il rinnovo del Consiglio regionale in Abruzzo.
«Sembra di assistere a uno scambio di figurine: se tu non mi dai #Solinas, io non ti do #Marsilio; ma i nomi potrebbero essere intercambiabili, perché nell’obiettivo di costoro c’è soltanto il posto da occupare e non il profilo migliore da proporre agli elettori. – continua Marinelli – La lite scoppiata nella destra romana dimostra due cose: l’insoddisfazione nei confronti del governo Marsilio, che viene messo costantemente in discussione (si ricordi la dichiarazione del leghista Andrea Crippa già nel novembre scorso) e l’ennesima dimostrazione che al trio Meloni-Salvini-Tajani non importa nulla dell’Abruzzo, perché le scelte per l’Abruzzo si fanno a Roma, non in base alla capacità di governare ma al Risiko del potere da comporre».