Partenza del piano vaccinale in Molise, prime fasi del prosieguo dello stesso sul territorio, risorse disponibili in termini di strutture logistiche, attrezzature e personale da utilizzare per lo svolgimento della campagna nelle strutture ospedaliere e sul territorio, inizio attività delle Usca di Riccia e Agnone.
Questi gli elementi principali dell’informativa del Presidente della Regione, Donato Toma, nella sua veste di Autorità sanitaria e di protezione civile, e del Direttore dell’Asrem, Oreste Florenzano, svolta nell’ambito della riunione del Tavolo Covid permanete istituito presso la Presidenza del Consiglio regionale per seguire l’evolversi dell’emergenza in Molise. Ha presieduto la seduta il Vice Presidente del dell’Assemblea legislativa, Filomena Calenda. Toma e Florenzano hanno anche risposto a domande e sollecitazioni giunte dai Consiglieri presenti e sintetizzate negli interventi di Gianluca Cefaratti, Michela Fanelli, Andrea Greco e Patrizia Manzo.
In particolare il Presidente Toma ha evidenziato che o la campagna vaccinale in Molise, come nel resto d’Italia e d’Europa, è iniziata il 27 dicembre, in quella data sono state somministrate 50 dosi, 30 al personale sanitario del Cardarelli e 20 al personale e agli ospiti di una RSA; al Molise in questa prima fase sono state destinate 9294 per il personale sanitario e i soggetti più fragili, il 10% in meno di quanto richiesto, in considerazione di chi non si vorrà sottoporsi a vaccinazione; o le categorie dei soggetti da sottoporsi nelle varie fasi a vaccino sono state individuate delle autorità nazionali; o per ogni step vaccinale, fermo restando le priorità definite, i vari soggetti appartenenti alle categorie prescelte di volta in volta, saranno vaccinati contestualmente; o il vaccino è stoccato in due strutture appositamente equipaggiate a Campobasso e Termoli, che ne garantiscono la conservazione ad una temperatura fino a -80 gradi celsius; o le singole fiale sono distribuite negli ospedali e nelle altre strutture socio sanitarie della regione tramite borse termiche che assicurano una temperatura tra 2 e -8 gradi celsius; o le singole dosi hanno un’autonomia di conservazione dalle celle di stoccaggio, purchè mantenute nelle borse termiche-, di 4 giorni; o ogni borsa termica contiene un codice per la tracciabilità delle singole dosi contenute; o il Commissario nazionale per la gestione della pandemia da Covid e il Ministero della salute hanno definito il piano vaccinale nazionale e i principi in base ai quali dovranno svolgersi le varie fasi nelle singole regioni; o il Commissario da acta, in accordo con le istituzioni nazionali e l’Asrem, ha predisposto un piano vaccinale regionale, suscettibile di modificazione a seconda della concretizzazione delle varie fasi della campagna e delle evoluzioni delle situazioni nel contesto regionale; o le maggiori criticità per la campagna vaccinale sono dovute alla carenza di personale sanitario e amministrativo da impiegare nelle diverse operazioni di somministrazione; per il reperimento di personale aggiuntivo per la campagna vaccinale il Commissario Arcuri ha emanato un apposito avviso pubblico; l’Asrem sta provvedendo all’organizzazione delle diverse equipe vaccinali, utilizzato personale medico e infermieristico volontario; o per ogni equipe vaccinale è necessario un medico, due infermieri, un OSS e un operatore amministrativo per la registrazione sul sistema delle singole operazioni; è stato chiesto ai 136 sindaci di promuovere la ricerca di volontari amministrativi, mentre la medesima richiesta, ma per il personale sanitario, è stata avanzata all’Ordine dei medici di Campobasso e Isernia, nonché al Collegio degli infermieri delle due province; a metà gennaio dovrebbero essere autorizzati i vaccini di altre case farmaceutiche, per i quali seguirà la programmazione degli utilizzi.
Sia il Presidente Toma che il Direttore Florenzano hanno chiarito e sottolineato come, ovunque siano ubicati i centri di stoccaggi per la conservazione in celle speciali delle dosi vaccinali, le stesse verranno distribuite, sulla base del piano di priorità messo definito dalle autorità nazionali, senza problemi su tutto il territorio delle province di Campobasso e Isernia Il Direttore Florenzano da parte sua ha ricordato come: o come richiesto dalle autorità nazionali sono state individuate tre strutture di stoccaggio, Campobasso, Termoli e Isernia, ma al momento sono state attivate, sempre su richiesta delle medesime istituzioni, le prime due, al verificarsi di necessità e di conseguenti decisioni sarà attivata anche l’ultima; o si sono svolti diversi confronti e riunioni operative con le forze dell’ordine per le operazioni di sicurezza necessarie alla protezione delle dosi vaccinali; o la consegna prevista per oggi a Termoli 975 dosi è slittata per problemi di trasporto dovuto alle precarie condizioni meteo del nord Italia; o sono state acquistate altre tre celle frigorifero per le necessità future; o è stata fatta la ricognizione sul di tutti gli automezzi disponibili da porre a disposizione delle equipe vaccinali nei loro diversi interventi sul territorio; o nei primi giorni di gennaio saranno operative le Usca di Agnone e Riccia; o è intenzione dell’Asrem verificare la possibilità di intensificare le informazioni per notiziare l’opinione pubblica del procedere della campagna vaccinale in regione.
Il Commissario ad acta per il rientro dal deficit sanitario è intervenuto brevemente per scusarsi di non poter partecipare al Tavolo perché impegnato in una importante riunione a Roma. Il Presidente Calenda ha auspicato che per il buon esito di tutte le varie fasi della gestione della pandemia vi sia serenità di confronto, comunanza di intenti e piena collaborazione tra tutte le istituzioni nazionali, regionali e locali coinvolte e tra le forze politiche, evitando polemiche e lavorando insieme per superare l’attuale momento di difficoltà. Lo chiedono – ha detto – a gran voce i cittadini e il senso di responsabilità istituzionale e politico.