È stato svelato ieri a Viggiano (Potenza) il monumento bronzeo dedicato a Remi, figura emblematica dell’arpa errante e dell’infanzia musicale viggianese. Un’opera che va ben oltre il semplice valore artistico: è un segno tangibile di memoria collettiva, radici culturali e orgoglio identitario. La notizia è stata riportata anche dal Tg2 (edizione odierna delle 13).

A realizzarla è stato Ettore Marinelli, scultore e artista di Agnone, erede di una delle famiglie artigiane più prestigiose d’Italia: i Marinelli, fondatori dell’omonima Fonderia Pontificia, la più antica fonderia di campane al mondo ancora in attività. Con secoli di storia fusa nel bronzo, la firma di Ettore Marinelli ha conferito al monumento un’impronta nobile e universale, trasformando la figura di Remi in simbolo di resilienza, arte e migrazione.
L’opera si inserisce all’interno del progetto culturale e urbanistico “Grand Tour della Musica”, portato avanti con determinazione dall’Amministrazione Comunale di Viggiano negli ultimi anni. Dopo i monumenti dedicati ai grandi compositori internazionali – da Bach a Mozart, passando per Beethoven – e l’inaugurazione del Parco “Radici della Musica” e del Belvedere “Vivaldi”, il nuovo monumento rappresenta un ulteriore tassello in un mosaico identitario che parla al mondo.

Remi – protagonista del celebre romanzo di Hector Malot – viene celebrato non solo come personaggio letterario, ma come emblema di un passato reale: quello degli arpisti viggianesi, bambini e musicisti itineranti che, tra l’Ottocento e il primo Novecento, attraversavano l’Europa e il mondo, portando con sé le melodie della Lucania e la speranza di un futuro migliore. È anche a questa tradizione che si rifà il monumento bronzeo, che diventa così un omaggio a tutti quei piccoli “Remi” partiti da Viggiano con l’arpa sulle spalle.
Non a caso, nel 2018, fu proprio una ricerca genealogica a rivelare le origini viggianesi del frontman dei Green Day, Billie Joe Armstrong, discendente diretto di uno di quegli arpisti emigrati negli Stati Uniti. Un episodio che ha riacceso i riflettori sulla storia musicale della città e sul suo valore nel panorama internazionale.

La cerimonia di inaugurazione ha rappresentato quindi molto più di un semplice evento artistico: è stata la celebrazione di una comunità che non dimentica le proprie radici, ma le rilancia con fierezza verso il futuro. Grazie all’opera di Ettore Marinelli, oggi Remi ha trovato casa a Viggiano, come figlio musicale adottivo e simbolo immortale di una storia che continua a ispirare generazioni.