Un viaggio infinito, un’allenatrice quasi totalmente afona e febbricitante, una squadra unita, granitica pronta a scrivere la storia, a portare in alto il tricolore italiano in una terra che la accoglie gelida, con una temperatura rasente lo zero e un tempo che giusto in tempo per la partita vede pioggia e vento. Serviva una prestazione da Leonesse per superare il turno, risicato l’1-0 dell’andata per non poter pensare che il Fortuna Hjorring non avrebbe dato battaglia e non si sarebbe sofferto. Ma questo Brescia ha cuore, gambe, ma soprattutto testa.
Partono bene le biancoblu che al 2’ recupera palla sulla trequarti con Daniela Sabatino che sponda verso Rosucci brava nell’apertura immediata sulla sinistra ad innescare la corsa di Bonansea; l’esterno biancoblu salta l’avversaria, entra in area, ma il terreno scivoloso la costringe a calciare i scivolata con il pallone che è preda di Bledsoe. Dopo questa occasione la partita diventa contratta, il Fortuna Hjorring controlla un po’ più il gioco con il Brescia che si difende con ordine e cerca di fare male in ripartenza, questo fino al 27’ quando è ancora il Brescia a dare la scossa alla gara: cross di Cernoia dalla destra e Bledsoe che anticipa al limite dell’area piccola Girelli. Rispondono subito le danesi con il tiro dalla distanza di Hansen su cui è attenta Ceasar; al 32’ altra grande occasione di marca biancoblu con Bonansea e Sabatino che triangolano sulla ripartenza e Tarenzi che arriva in ritardo di qualche millimetro sul cross rasoterra della numero undici indirizzato sul primo palo. Immediata ancora una volta la replica del Fortuna Hjorring con un tiro di Thogersen dal limite destro che non sorprende Ceasar. Due minuti dopo, al 35’, angolo di Bonansea, Bledsoe esce a vuoto e Gama appostata sul secondo palo di testa non inquadra di poco la porta. L’ultimo sussulto del primo tempo giunge al 41’ con un colpo di testa di Tamires su cross di Igbo che finisce abbondantemente a lato.
E’ una sofferenza il secondo tempo, il Fortuna attacca a spron battuto fin dai primi minuti ed il Brescia fatica a ripartire e già al 5’ minuto le biancoblu rischiano di capitolare dopo un batti e ribatti in area con il pallone che carambola su D’Adda e termina in angolo. Un minuto dopo corss di Olar dalla destra, Nadim anticipa libera in area di testa va alla conclusione con Ceasar che riesce a deviare in angolo con le punta delle dita. Non si esce. 11’: Heroum ci prova dal limite dell’area ed il pallone esce di poco alto sulla traversa appoggiandosi sulla parte superiore della rete. Al 13’ il Brescia capitola: Nadim sfrutta un varco centrale sorprendendo la retroguardia biancoblu e riceve un filtrante preciso su cui si avventa e che trasforma in rete superando l’incolpevole Ceasar. E’ un botta tremenda per le biancoblu ed un minuto dopo il Fortuna raddoppia sempre con Nadim, ma la rete viene annullata per fuorigioco. Diluvia, il freddo entra nelle ossa, ma le leonesse non mollano, Bertolini decide di cambiare ed inserisce Alborghetti per Tarenzi e la squadra trova un nuovo equilibrio, ma soprattutto nuova forza nella determinazione della vice capitana che scuote il gruppo con alcuni interventi decisi ed il Fortuna inizia a perdere terreno. Non vi sono vere occasioni da rete, ma il Brescia sposta in avanti il proprio baricentro, il Fortuna nonostante sembri messo meglio sotto l’aspetto fisico e più agio a giocare con condizioni quasi proibitive, con un vento forte che rende gelida la pioggia riesce a rendersi pericoloso solo più un volta con un gran tiro da fuori di Heroum su cui Ceasar fa buona guardia. In area italiana le danesi non riescono più ad entrare. I supplementari si avvicinano, Bonansea è stata rilevata da Boattin, Girelli calcia da fuori, pallone ribattuto su cui Sabatino si avventa e gira dal limite verso la porta; è un tiro sporco, quasi brutto, ma Rosucci è alle sue spalle e prova un tap in che riesce solo a metà, il portiere è ormai sul pallone, ma proprio l’ultima entrata sbuca da dietro, salta il portiere e deposita il pallone in rete. Il gelo dall’aria si trasferisce sugli spalti e nella squadra danese impietrita nel vedere la pazza corsa dell’intera squadra biancoblu verso la piccola veneta che ha appena consegnato il passaggio del turno al Brescia. Gli ultimi minuti sono un assedio, Ceasar prende tutto ed festa, è gioia. Pazza, infinita, storica gioia.
FORTUNA HJORRING – BRESCIA
FORTUNA HJORRING (4-4-2): Bledsoe; Pedersen (47’ st Payne), Jensen, Damjanovic, Tamires; Thogersen, Heroum, Hansen (13’ st Cordia), Olar; Igbo (32’ st Madsen), Nadim. A disp.: Baldwin, Moller Hansen, Vangsgaard, Gewitz. All.: Sorensen.
BRESCIA (4-3-1-2): Ceasar; Gama, D’Adda, Linari; Cernoia, Eusebio, Rosucci, Bonansea (36’ st Boattin); Girelli; Sabatino, Tarenzi (16’ st Alborghetti). A disp.: Vangelisti, Serturini, Ghisi, Lenzini, Mele. All.: Bertolini.
ARBITRO: Mitsi (Gre).
MARCATRCI: 13’ st Nadim, 44’ st Boattin
AMMONITA: Boattin