«C’è molto da preoccuparsi, nella Giornata internazionale della libertà di stampa, in quanto si restringe lo spazio per la libera informazione. – lo afferma Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in un video diffuso sui canali social del CNOG – A livello internazionale i giornalisti in molti paesi sono considerati un pericolo; negli scenari di guerra si spara prima al giornalista e poi al nemico, perché è un testimone scomodo di quelli che possono essere crimini di guerra o violenza gratuite. Anche in Italia non siamo messi molto bene. Certo se guardiamo alla Russia o ad altri paesi potremmo essere contenti, ma in realtà c’è una tendenza globale, che riguarda anche il nostro Paese, a restringere gli spazi della libera informazione. Non è un problema per i giornalisti, è un problema per i cittadini che avranno sempre meno informazione libera, sempre meno informazione verificata, sempre meno informazione che non è agli ordini del potere, che è la condizione fondamentale affinché la democrazia possa continuare ad esistere».
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Libertà di stampa, l’Italia retrocede al 46° posto della classifica internazionale. LEGGI L’ARTICOLO QUI