CASTIGLIONE MESSER MARINO – Frana di Fraine, il Genio civile demolisce la Provincia. Si rischia lo stop.
In una nota tecnica gli ingegneri Masciarelli e Di Biase contestano duramente le scelte operato dall’ente Chietino.
Continua a far parlare e ad alimentare polemiche tra le varie istituzioni coinvolte la frana sulla provinciale tra Castiglione Messer Marino e Fraine. Nei giorni scorsi la gara di assegnazione dei lavori, ma gli interventi di ripristino e messa in sicurezza rischiano seriamente di non partire proprio.
Il motivo del probabile stop è da cercarsi in una dura nota che il Genio civile, nelle persone dell’ingegner Giovanni Masciarelli e dell’ingegner Vittorio Di Biase, esercitando le sue funzioni di alta sorveglianza, ha inviato al commissario governativo per il dissesto, l’ingegner Carlo Giovani, e al comparto tecnico della Provincia di Chieti.
In quella lettera i due tecnici scrivono, testualmente: «Si evidenzia la perplessità per il mancato recepimento del progetto definitivo esecutivo fatto redigere dal Comune di Castiglione Messer Marino», ritenendo le «le soluzioni progettuali… meritevoli di approvazione sia sotto il punto di vista dei costi-benefici che per le problematiche connesse alle possibili evoluzioni del dissesto che all’esecuzione dell’intervento».
Un progetto definitivo – esecutivo, infatti, fatto stilare dal Comune di Castiglione, è pronto da mesi, dal dicembre scorso, ma la Provincia ha fatto finta di non vederlo, arrivando alla gara di assegnazione dei lavori con un proprio progetto, ma solo preliminare.
E proprio su questo preliminare i due tecnici del Genio civile aggiungono, senza giri di parole: «La soluzione prospettata dalla Provincia presenta vari problemi di carattere esecutivo e stabilità nel tempo dell’opera».
In particolare, secondo Masciarelli e Di Biase, la galleria che si vorrebbe realizzare presenta problemi collegati alla distribuzione dei carichi, dunque sono possibili cedimenti dell’intera struttura. Il progetto della Provincia di Chieti, inoltre, è «privo degli studi e indagini preliminari di carattere geologico e geotecnico», senza parlare degli acciai per le armature, bollati dal Genio civile come «sottodimensionati considerando anche che l’intervento ricade in zona sismica di categoria uno».
«Inoltre, – chiudono Di Biase e Masciarelli – perplessità si esprimono anche in merito alla questione di aver posto a base di gara un progetto preliminare carente avendo già un progetto esecutivo».
Insomma, la questione si fa seria e del caso ora si occuperò il commissario del Governo, Giovani.
Francesco Bottone
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