CASTIGLIONE MESSER MARINO – Tagliato, senza alcun preavviso, il servizio di Logopedia presso il distretto sanitario di base di Castiglione Messer Marino.
Dall’oggi al domani la Asl ha comunicato alla logopedista che il servizio non è stato rifinanziato. I circa quindici bambini dell’Alto Vastese che hanno iniziato una terapia con la logopedista restano così senza assistenza, a metà del cammino terapeutico. Cose che succedono solo nell’Alto Vastese, nonostante le tante promesse dei vari esponenti politici regionali e dei dirigenti Asl.
Sull’increscioso accaduto registriamo il parere dell’assessore comunale di Castiglione Messer Marino, Enzo Fangio.
«La foto, che sta facendo il giro del mondo, della bambina siriana con le mani alzate in segno di resa e con gli occhi tristi potrebbe essere stata scattata nell’Alto Vastese e ben rappresenta lo stato d’animo dei bambini che questa mattina hanno ricevuto la chiamata della logopedista che annunciava loro l’impossibilità di continuare il percorso terapeutico iniziato perché la ASL non ha rinnovato il suo contratto. Un fulmine a ciel sereno per molte famiglie che vedono i loro figli abbandonati da chi dovrebbe sostenerli sopratutto in un territorio abbandonato e in cui le condizioni di vita si fanno sempre più difficili. La Asl solo questa mattina ha avuto il coraggio di comunicare alla logopedista che il contratto a termine scaduto non avrebbe avuto seguito, lasciando nello sconforto bambini che avevano avviato un percorso terapeutico. Di fatto è stato interrotto un servizio pubblico senza preavviso e senza dare alle famiglie la possibilità di organizzarsi in maniera diversa. Attualmente accedevano al servizio 15 bambini mentre altri 20 erano in lista di attesa perché con le 20 ore settimanali la logopedista non riusciva a seguire tutti. Già più volte era stato chiesto al direttore generale Zavattaro di potenziare l’Ambulatorio, ma evidentemente le intenzioni erano ben altre. Il mancato rinnovo del contratto rientra tra i tagli effettuati in questi giorni tra tutto il personale precario, ma mi chiedo: come si può interrompere bruscamente un servizio avviato ed utilizzato dai più deboli e indifesi quali sono i bambini? Il manager della Asl ha dichiarato che alcuni contratti sono stati confermati perché poteva giustificarli con l’importanza del servizio svolto. Il futuro che viene rubato a questi bambini è meno importante dei conti ragionieristici che in questi giorni vengono fatti nelle stanze dei burocrati della sanità? Invierò al manager Asl, all’assessore alla Sanità Silvio Paolucci, al direttore del distretto di base di Castiglione e per conoscenza al Prefetto, una richiesta formale per il ripristino, da subito, del servizio interrotto, almeno per i bimbi che già hanno iniziato il percorso terapeutico e che stanno ottenendo ottimi risultati grazie alla professionalità di chi sa come devono essere gestiti e seguiti. Per i cittadini dell’alto Vastese il diritto alla salute sta diventando sempre più una chimera. Tra pochi giorni l’ospedale di Atessa verrà depotenziato e pronto per essere smantellato. Presidio ospedaliero che ad oggi rappresenta uno degli ultimi baluardi a difesa dei territori montani che dopo gli ultimi eventi è sempre più isolato, con i più giovani che fanno fatica ad immaginare il proprio futuro nella terra dove sono nati».
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