• In evidenza
  • Coronavirus: il Politecnico di Milano è chiuso, discute la tesi a distanza da Schiavi

    SCHIAVI DI ABRUZZO – La data di discussione della tesi era già fissata, con tanto di festa tra parenti e amici in programma, ma è arrivata l’epidemia di coronavirus a scombinare le carte in tavola. Una facoltà di ingegneria però, soprattutto se parliamo come in questo caso del Politecnico di Milano, non può subire la prepotenza di un virus e così le sessioni di laurea sono state tutte confermate, salvo procedere in modalità remota. Si chiama resilienza, cioè la capacità di adattarsi ai cambiamenti e ai periodi di difficoltà: i candidati discuteranno gli elaborati on line, in collegamento internet con la commissione, direttamente dai propri luoghi di origine. «Confermo che tutti gli esami di laurea previsti si svolgeranno con modalità a distanza. – ha spiegato nei giorni scorsi Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano – Abbiamo preso questa decisione per permettere a tutti gli interessati di completare il proprio percorso di studi, consentire l’iscrizione a corsi successivi o l’immediato inizio di esperienze lavorative. Sono consapevole del valore di una cerimonia formale in presenza, condivisa con i propri cari: per questo motivo vi anticipo che appena possibile l’Ateneo organizzerà un Graduation Day aperto dedicato ai laureati di questa sessione e alle loro famiglie». E tra i laureandi che discuteranno la tesi a distanza c’è anche Matteo Pinnella, giovane studente di Schiavi di Abruzzo, che giovedì mattina, dalla ex scuola del paese, si collegherà in video conferenza con il Politecnico di Milano per completare la sua prima fase di formazione universitaria in ingegneria gestionale, alla faccia del coronavirus. E per la prima volta nella storia Schiavi di Abruzzo diventerà “sede” universitaria, sia pure solo virtualmente.

    Francesco Bottone

     

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.