AGNONE. “L’unico, che oggi sta e deve stare sereno, visto che è anche rilassato, è il Sindaco che è completamente assente dalla nostra Comunità e impartisce ordini a distanza. Prendesse esempio dai suoi colleghi Sindaci, che con grande responsabilità, in questa fase sono vicini e condividono questo difficile momento con le proprie Comunità”.
Continua il botta e risposta a distanza tra il sindaco Lorenzo Marcovecchio e il gruppo di opposizione Nuovo Sogno Agnonese. Ai componenti del centrosinistra non sono andate affatto giù le dichiarazione del primo cittadino e allora ecco che nelle ultime ore hanno deciso di impugnato carta e penna e replicare per le rime.
“Nella nota di qualche giorno fa – scrivono Daniele Saia, Giuseppeina Catauro e Luciana Sabelli – avevamo segnalato che negli ospedali molisani (almeno in quelli considerati ancora tali), sono montate tende dove effettuare un primo screening per i pazienti. Come pure avevamo sollecitato l’amministrazione di far sentire la propria voce nel momento in cui si parla di riapertura dei nosocomi di Larino e Venafro. Infatti, della nostra struttura, in termini di azioni concrete da attuare, non ne parla nessuno e in nessun caso. Zero. Anzi, prosegue lo smantellamento. Oltre a sospendere tutte le pochissime visite specialistiche, qualche giorno fa era stato anche deciso di chiudere la notte (12 ore al giorno) il punto di soccorso. Va dato atto al consigliere Andrea Greco di avere sventato tale evenienza. Consigliamo di rileggere il comunicato inviato dove non è assolutamente richiesto un Centro Covid 19 nell’ospedale di area disagiata di Agnone. I tempi consigliano di evitare polemiche politiche sterili – proseguono – ma neanche si può tollerare l’interpretazione di cose mai dette! Avevamo posto delle domande ai vertici Asrem, al presidente della Regione e volevamo contribuire, per affrontare meglio e insieme il momento critico dando dei suggerimenti all’Amministrazione Comunale. Vista la risposta del sindaco Marcovecchio siamo costretti a darne un giudizio politico che in questa fase avremmo voluto sinceramente evitare. La verità è che la maggioranza di centrodestra non esiste più. Il sindaco e la sua amministrazione, nonostante siano stati largamente sfiduciati dai cittadini e da una parte di suoi ex consiglieri, in occasione della centrale biomasse, resta aggrappato alla poltrona, nel ridotto del palazzo, sempre più sconnesso dalla realtà e dai gravi problemi. Per il bene della comunità, prima si prende atto di questo dato e meglio è. Staccare la spina ad una delle peggiori e più inconcludenti amministrazioni della nostra storia – concludono i consiglieri del centrosinistra – è l’unica cosa da fare, se si vuole bene alla nostra città. Tentennare o ignorare la voce degli elettori non fa che aggravare l’agonia dell’ente e della comunità”.