Acqua razionata, ancora a metà settembre, ad Agnone, nonostante la partenza in massa di turisti. I consumi scendono, ma l’erogazione di acqua potabile non torna affatto alla normalità, a dimostrazione che una buona parte della preziosissima risorsa idrica va persa a causa delle perdite delle condutture colabrodo.
«Ma vi sembra normale che la zona più popolata di Agnone, viale Castelnuovo e via delle Civitelle, abbia a disposizione l’acqua corrente dalle 6 del mattino solo fino alle ore 11? Quattro o cinque ora d’acqua quando va bene. Siamo al 15 di settembre e andiamo avanti così dai primi di agosto, quando al Comune ci risposero che c’erano i turisti e quindi i consumi erano aumentati esponenzialmente. Ora dove sono questi turisti? Siamo rimasti i soliti quattro gatti e ci tolgono l’acqua 18 ore su 24». Protestano i residenti del quartiere di Agnone che sentono i disagi della perdurante crisi idrica.
«Le autoclavi sono perennemente attaccate, dalla mattina alla notte, -continuano nel loro sfogo i cittadini – gravando sulla bolletta della corrente elettrica, rispetto al resto del paese dove non tolgono l’acqua. Quando la mattina rimettono l’acqua i contatori girano per presenza di vuoti d’aria e non di acqua, quindi a questo punto paghiamo anche l’aria e non l’acqua, per non parlare di quante rotture si stanno registrando nelle varie abitazioni a forza di aprire e chiudere le condotte principali».
Sbalzi continui di pressione che mettono a dura prova gli impianti e le soprattutto le caldaie. «Abbiamo contattato più volte quello che resta dell’ufficio tecnico del Comune e non sanno cosa rispondere né come affrontare la problematica. – aggiungono in chiusura i cittadini – Qui in zona c’è un malcontento generale. Non sappiamo neanche con chi prendercela».