Vai a fare una cosa buona. Un sindaco si attiva per realizzare il cablaggio per la fibra ottica e, a lavori ultimati, deve anche sorbirsi le accuse di aver deturpato il paesaggio. Succede a Pescopennataro, dove è scoppiato un caso mediatico, anzi social, per via di un “armadio”, un pannello elettrico a servizio della fibra ottica appunto, posizionato, secondo qualcuno, in posizione troppo impattante.
«Il progetto della fibra ottica parte nel 2015 da un’iniziativa del Consiglio dei Ministri per coprire le cosiddette aree interne come le nostre. Dopo qualche anno il progetto è arrivato a conclusione e la fibra ottica è finalmente attivabile anche da noi». Spiega la sindaca di Pescopennataro, Carmen Carfagna, rispondendo alle polemiche delle ultime ore.
«Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, e precisamente la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Molise, opportunamente consultata il 05/10/2020 per il rilascio del parere all’installazione degli “armadi”, ha rilasciato parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica con una sola prescrizione vincolante: gli armadi dovranno essere tinteggiati in colore verde non riflettente. – continua la sindaca nella sua esposizione – Il Comune ha già provveduto ad informare la ditta installatrice per provvedere agli interventi. In merito alla localizzazione degli armadi stessi, conosciamo tutti le situazioni delle proprietà pubblico/private alla Croce e tutti sappiamo che non è stato deciso all’ultimo momento di installarli lì piuttosto che altrove, ma ci si è basati su un progetto nato tempo fa. Progetto di sviluppo e di pubblica utilità per il nostro paese. Dispiace leggere alcuni commenti, forse scritti con il giusto attaccamento al paese ma con alle spalle una scarsa raccolta di informazioni. Dispiace ancor di più leggere insinuazioni più o meno velate sul mio ruolo. Abbiamo accelerato sulla conclusione del cablaggio del paese per avere la fibra. Se avessimo temporeggiato per trovare una soluzione alternativa a degli armadi autorizzati dalla Soprintendenza per stare lì dove sono, probabilmente saremmo stati accusati di non impegnarci abbastanza per lo sviluppo del paese». «In conclusione Pesco ha da qualche giorno, attraverso degli armadi paesaggisticamente autorizzati da chi di dovere, e per chi vorrà, internet più stabile e veloce. – prosegue la prima cittadina del piccolo centro montano dell’Alto Molise – Per commentare meglio, per informarsi meglio, per lavorare meglio, per criticare meglio, per godere meglio di Pesco anche quando siamo lontani. Ad ognuno la propria scelta». E prima di chiudere, la sindaca si toglie un sassolino dalle scarpe: «Personalmente avrei discusso anche delle tabelle blu per le indicazioni stradali, poste giusto al centro del nostro punto panoramico, a mio giudizio altrettanto visivamente impattanti».