Ci sarebbe un rimbalzo della palla asciutta in calibro 12 esplosa da un fucile semiautomatico alla base dell’incidente di caccia verificatosi a Gessopalena (CH) che è costato la vita, nei giorni scorsi, ad un uomo di 72 anni.
«Il nostro collega ha sparato in un’altra direzione, laterale, rispetto al punto in cui si trovava il 72enne» hanno infatti raccontato ad un quotidiano abruzzese i cacciatori di Roccascalegna. «E comunque chi ha sparato non sapeva che quell’uomo si trovasse lì. Non era un componente della squadra, era senza giubbetto rosso identificativo, non doveva trovarsi lì. Se andava per tartufi, inoltre, cosa ci faceva con un fucile? Senza contare che da anni era senza porto d’armi».
L’uomo è stato trovato dagli stessi componenti della squadra di cinghialai riverso a faccia in giù, sul ciglio della strada provinciale che da Gessopalena porta a Roccascalegna. E’ stato immediatamente lanciato l’allarme, ma per il 72enne non c’è stato nulla da fare.
Sull’incidente mortale indagano i carabinieri della stazione di Torricella Peligna e del Nucleo operativo e radiomobile di Lanciano, agli ordini del maggiore Vincenzo Orlando. I militari, come da prassi, hanno posto sotto sequestro le armi dei presenti quel giorno. Si procede per omicidio colposo.
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- foto di repertorio