All’indomani della nascita del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il fondatore Alberto Giombini conobbe il Console generale della Milizia Auro D’Alba, pseudonimo di Umberto Bottone. Questi era un fine poeta futurista originario di Schiavi di Abruzzo.
Alberto Giombini lo incaricò di scrivere la preghiera del Vigile del fuoco che ogni anno, in occasione della festa di Santa Barbara (4 dicembre, ndr), protettrice del Corpo nazionale, viene proclamata in tutte le caserme d’Italia.
La preghiera del Vigile del Fuoco
Iddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti, perpetua, la fiamma del sacrificio.
Fa più ardente della fiamma il sangue che ci scorre nelle vene,
vermiglio un canto di vittoria.
Quando la sirena urla per le vie della città,
ascolta il palpito dei nostri cuori votati alla rinuncia.
Quando a gara con le aquile verso di Te saliamo,
ci sorregga la Tua mano piagata.
Quando l’incendio, irresistibile avvampa,
bruci il male che s’annida nelle case degli uomini,
non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.
Signore, siamo i portatori della Tua Croce,
e il rischio è il nostro pane quotidiano.
Un giorno senza rischio è non vissuto,
poiché per noi credenti la morte è vita, è luce.
GRAZIE a tutti i Vigili del fuoco!