“L’ulteriore rinvio dell’apertura delle stazioni sciistiche per lo sci alpino, deciso dal ministro Roberto Speranza a seguito delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico, in considerazione della gravità dei dati epidemiologici attuali, è una decisione dolorosa per l’economia delle nostre montagne, ma necessaria se vogliamo provare ad arginare la diffusione della pandemia”.
Seppur rammaricato, il sindaco di Capracotta, Candido Paglione accetta l’ulteriore restrizione da parte del Governo in merito alla riapertura degli impianti da sci. Proprio oggi (17 febbraio, ndr), dopo tre anni di chiusura, la località appenninica avrebbe riaperto la pista da discesa di Monte Capraro che nel frattempo aveva ricevuto l’ok da parte dei tecnici per gli impianti di risalita.
“Meglio chiudere oggi e fare altri sacrifici ora – prosegue Paglione – anziché temporeggiare per poi ritrovarci di fronte ad altre ondate della pandemia. È necessario, a questo punto, che il nuovo Governo preveda adeguate misure di ristoro per sostenere gli addetti e tutta la filiera economica che ruota attorno al turismo invernale. Certo, la decisione poteva essere presa qualche giorno prima e non all’ultimo momento – conclude il primo cittadino – sarebbero evitate altre perdite economiche per tutto il lavoro di preparazione delle stazioni sciistiche”.