Alla vista della pattuglia dei Carabinieri ha provato ad allontanarsi, ma è stato bloccato. In auto aveva un fucile da caccia munito di torcia e diverse cartucce.
Intervento dei carabinieri della stazione di Miglianico contro il bracconaggio. Denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Chieti per caccia di frodo e porto abusivo di armi e munizioni un 50enne di Giuliano Teatino. La scorsa sera in agro di Miglianico i carabinieri della locale stazione hanno notato una Fiat Bravo ferma sul ciglio della strada che costeggia i campi. Il conducente, alla vista della pattuglia, ha ripreso la marcia cercando di allontanarsi ma è stato subito raggiunto e fermato. Alla richiesta dei carabinieri di spiegare i motivi del gesto, non ha fornito una valida motivazione e questo ha indotto gli operanti a procede alla perquisizione dell’auto. Nell’abitacolo i carabinieri hanno trovato infatti un fucile da caccia a cui era stata applicata con nastro adesivo una potente torcia ed una decina di cartucce a palla singola ed a pallettoni.
Era evidente che l’uomo si stesse apprestando ad iniziare una battuta di caccia di frodo, presumibilmente al cinghiale, in quanto la stagione venatoria è chiusa già da alcuni mesi e non sarebbe stato comunque possibile praticarla perché il controllo da parte dei militari è avvenuto ben oltre l’imbrunire, quindi oltre l’orario consentito per praticare l’attività venatoria.
Oltre al fucile ed alle munizioni, i carabinieri di Miglianico gli hanno ritirato le altre armi e le munizioni che deteneva legalmente ed il porto d’armi in attesa dei provvedimenti della Prefettura e della Questura di Chieti.