Ha tempo fino a domattina, il governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, per realizzare il miracolo di Canneto. Poi, per sua stessa ammissione, perderà la faccia. Perché la faccia, insieme alla credibilità politica, se l’è giocata promettendo ai cittadini di Celenza sul Trigno, al cospetto del sindaco Andrea Venosini e dei vertici della Asl, di realizzare e mettere in funzione, entro centoventi giorni, una casa della salute a Canneto.
Salvo miracoli veri e propri il governatore non riuscirà a mantenere la parola data. Il progetto, inoltre, è stato sonoramente e pubblicamente bocciato dal suo collega governatore del Molise, Paolo Frattura. Non si farà entro domani, dunque, e non si farà neanche in futuro, non a Canneto, e non con la collaborazione di Frattura.
Il governatore D’Alfonso non è un ingenuo, allora la domanda nasce spontanea: perché ha promesso ciò che sapeva non sarebbe stato in grado di mantenere e realizzare?
L’unica spiegazione possibile è che i politici sono così, bugiardi seriali, le sparano grosse (Renzi docet, ndr) tanto sanno che i cittadini-elettori hanno la memoria corta e soprattutto non si indignano e non si incazzano pur consapevoli di essere stati presi in giro.
Proprio per smascherare la mega balla di Lucky Pinocchio, il bugiardo d’Abruzzo, per domattina il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi, insieme agli attivisti di Celenza sul Trigno, ha organizzato un #migiocolafacciaday. Una manifestazione pubblica, a Canneto, durante la quale si taglierà il nastro immaginario della casa della salute fantasma di Canneto, quella promessa da Lucky Pinocchio.
«E’ tutto pronto. – scrive in un posto il consigliere Smargiassi – Ci siamo. Lunedì 29 dicembre alle ore 11 presso il santuario della Madonna di Canneto inaugurazione della Casa Fantasma della Salute. Come sapete, il 29 agosto D’Alfonso promise una casa della salute a Canneto OPERATIVA dopo 120 giorni. Il tempo è scaduto: ovviamente è quasi tutto pronto! Manca qualche particolare, il nastro tricolore, le pastarelle e qualche bottiglia di fresco spumante. Per “aiutare” il governatore, impegnatissimo fra le mille promesse da spendere sul territorio, andremo noi ad inaugurare la sua opera; discuteremo sugli ultimi sviluppi in tema di sanità e brinderemo alla chiusura del 2014, alla presenza di chi le promesse le mantiene. Dopo il #restitutionday vi aspettiamo al #migiocolafacciaday. Non mancate».
Finalmente qualcuno che si indigna di fronte alle eclatanti bugie di un politico, che non accetta di farsi prendere in giro da un eletto in giacca e cravatta e dall’abile oratoria, che protesta per un servizio promesso e negato con la medesima facilità. Finalmente qualcuno che alza la voce e sbatte in faccia a Lucky Pinocchio la realtà, cioè che è un bugiardo e che la faccia, insieme alla credibilità politica, questa volta l’ha persa davvero.
Il rovescio della medaglia è che domani a Canneto ci saranno solo gli attivisti del Movimento 5 Stelle, il consigliere Smargiassi, qualche giornalista rompicoglioni e pochi altri, i soliti noti, già schedati da tempo. Mancheranno invece, ad esempio, i sindaci, che pure dovrebbero rappresentare gli interessi del territorio e le aspettative legittime dei cittadini dell’Alto Vastese.
Se domani a Canneto dieci, quindici sindaci, magari in fascia e magari anche dei centri del vicino Molise, scendessero in piazza insieme ai cittadini, a manifestare contro le bugie della casta che amministra la Regione, forse il governatore dovrebbe davvero vergognarsi e chiedere scusa all’intero Alto Vastese per le balle da campagna elettorale sparate nell’aula del consiglio di Celenza sul Trigno sul finire dell’estate. Ma i sindaci, domani, non ci saranno.
Tutti lacché del potente di turno, baciapile del clero laico che infesta le poltrone dorate della Regione Abruzzo (e anche quelle del Molise, ndr). Sedicenti amministratori locali senza palle, politici da quattro soldi elevati al rango di statisti, evidenti mezze tacche che non sarebbero nulla senza quella fascia tricolore che indossano senza meriti e senza onore.
Ci piacerebbe essere smentiti. Magari domani, a Canneto, ci fossero anche solo due sindaci in fascia. Smentiteci, sindaci abruzzesi e molisani, date dimostrazione di essere ancora degli esseri senzienti, di avere ancora un cervello attivo, di avere le palle.
Ma non lo faranno, perché, appunto, sono tutti lacché. Scommettiamo?
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
In basso l’articolo pubblicato su “Il Centro” di oggi che riprende il nostro l’editoriale di Natale.
I commenti sono stati chiusi.