La proliferazione delle zanzare si evita con la prevenzione, non spruzzando nell’aria grandi quantità di pesticidi. Un invito a firmare la petizione ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei)
I cittadini devono diventare protagonisti attivi nella gestione dell’ecosistema urbano: è questo il messaggio di fondo contenuto nell’appello che il WWF Italia ha lanciato questa mattina per condannare l’uso (e l’abuso) dei pesticidi in città, in particolare per le disinfestazioni contro la zanzara tigre. «Una pratica – ha denunciato il presidente onorario dell’associazione ambientalista Fulco Pratesi – che mette a rischio la salute dei cittadini e che danneggia seriamente gli insetti impollinatori. Tutto questo nella illusoria convinzione di contrastare la proliferazione delle zanzare creando nel contempo un serio rischio per la salute delle persone e per la conservazione di molte specie di insetti impollinatori. Non si tratta di tutelare le zanzare ma di proteggere uomini e donne, bambini e bambine e la biodiversità presente nelle nostre città».
Un appello che il WWF Chieti-Pescara rilancia rivolgendosi direttamente ai sindaci del territorio e segnatamente a quelli delle città più grandi, dove le “disinfestazioni” estive sono frequenti. È necessario e urgente abbandonare la strada sino a oggi seguita che prevede l’utilizzo di prodotti chimici altamente tossici e nocivi per la gestione degli insetti problematici. «Le ordinanze emesse dalle Amministrazioni comunali – sottolinea Franco Ferroni, responsabile agricoltura e biodiversità del WWF – troppo spesso si limitano a dare degli indirizzi vaghi o contraddittori in materia di trattamenti contro le zanzare adulte con l’utilizzo di sostanze particolarmente pericolose classificate come biocidi che sfuggono pertanto alle regole fissate dal Piano di Azione per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, tra l’altro scaduto dal febbraio 2019. L’indicazione di non far uscire all’esterno delle abitazioni bambini e animali da compagnia, oltre a ritirare da balconi e terrazzi panni stesi o qualsiasi gioco per i più piccoli, è un indicatore della minaccia per la salute dell’uomo, per gli animali d’affezione e per la biodiversità».
Occorre porre subito un freno a questa pratica inutile e dannosa. La risposta alla diffusione di questi insetti sta principalmente nella prevenzione, evitando il proliferare delle larve, intervenendo sulle raccolte d’acqua (luoghi o singoli materiali, pneumatici, teli plastici, sottovasi, ecc). La pratica delle disinfestazioni con le irrorazioni mette invece in pericolo la nostra salute e la biodiversità. L’utilizzo di insetticidi in atmosfera riduce peraltro il numero degli insetti adulti solo per un breve periodo. Anche per questo Fulco Pratesi invita tutti a firmare la petizione dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) tesa a ottenere regole più severe nell’uso dei pesticidi per salvare gli insetti impollinatori non solo nelle campagne ma anche nelle nostre città, petizione che si può trovare al link: https://www.wwf.it/cosa-puoi-fare-tu/petizioni/stop-ai-pesticidi/