“Sono passati esattamente tre anni dalla grande ferita che ha lacerato l’Alto Molise e l’Alto Vastese. La chiusura del Viadotto Sente-Longo ha creato non pochi problemi per le tante persone che ogni giorno, tra Agnone e Castiglione Messer Marino, lo attraversavano. A partire dall’insediamento, l’attenzione dell’Amministrazione comunale sulla questione è stata costante. Frequenti le nostre interlocuzioni con gli attori istituzionali coinvolti nei lavori di riapertura del ponte. Stiamo seguendo con zelo tutte le indagini strutturali e geologiche in svolgimento sull’infrastruttura. L’impegno ora, da tutte le parti coinvolte, deve essere quello di lavorare affinché i tempi di riapertura siano i più brevi possibile in modo da garantire ai cittadini un collegamento rapido fondamentale per il tessuto socio-economico delle nostre aree”.
E’ il post del sindaco Daniele Saia pubblicato nei giorni scorsi su facebook. Un messaggio che letto attentamente dice poco o nulla se non cose ovvie e scontate dette in passato. Di qui la sensazione che qualcosa bolle in pentola. Quel qualcosa potrebbe essere la riapertura, seppur parziale, dell’imponente viadotto al centro di numerose polemiche a causa della chiusura ordinata tre anni fa dalla Provincia di Isernia. Un ente, quello di Palazzo Berta, che a più riprese ha dichiarato di non avere mezzi, uomini e fondi per assicurare la riapertura. Intanto sembrano conclusi i sondaggi geognostici alla base dell’infrastruttura commissionati da Anas ad una società del posto. Indagini di cui ora si attendono i risultati che tuttavia potrebbero essere già in possesso del primo cittadino di Agnone, il quale si sarebbe spinto a scrivere il post sui social. (foto Claudio Vitale)