Un tempo il Ministero della cultura popolare pubblicava le foto del Duce intento nella trebbiatura nell’agro Pontino, circondato da contadini e contadine, oggi la macchina della propaganda messa su dallo staff del sindaco posta sui social le immagini di Daniele Saia mentre si diletta nella vendemmia.
«Ottobre, tempo di vendemmia. – inizia così il post del primo cittadino di Agnone, pubblicato nelle ultime ore dal suo staff addetto alla comunicazione – I miei ricordi tornano inevitabilmente indietro ai tempi da bambino, quando mi recavo a raccogliere tanti grappoli d’uva nella vigna. E lo faccio tuttora, insieme alla famiglia». Per motivi di privacy, forse, della famiglia in foto non c’è traccia, anche perché il protagonista deve essere il sindaco tuttofare, questo almeno nelle intenzioni degli addetti alla comunicazione che devono aver studiato i cinegiornali dell’Istituto Luce. «Perché abbandonare la terra quando ha un’infinità di ricchezze da donarci? – chiede retoricamente il sindaco agricoltore – Nuovi modelli di sviluppo non sono realizzabili unicamente nelle grandi città, ma anche nei piccoli borghi dove è possibile riscoprire il valore dell’agricoltura rigenerativa, una tecnica che unisce pratiche antiche a pratiche nuove per rigenerare il suolo e coltivare prodotti sani e di qualità. Le nostre terre sono un tesoro di biodiversità, non abbandoniamole» chiude Saia versione vendemmiatore.
Caterina d’Alba