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  • Non si ferma all’alt, era accusato di stalking: finisce in manette

    Durante l’esecuzione di un Posto di Controllo lungo una delle principali arterie cittadine, ad opera dei Carabinieri di Campobasso, viene intimato l’alt ad una utilitaria, il cui conducente dapprima accenna ad accostare e immediatamente dopo, con manovra repentina, si dà a precipitosa fuga per le vie del capoluogo. Immediato l’inseguimento, prima che il giovane fosse costretto ad interrompere la fuga e fermarsi. I due Carabinieri, nel procedere al controllo erano sicuri di aver intercettato un’autovettura di malviventi dediti a furti in abitazione. Il giovane alla guida, invece, cerca di accampare delle scuse asserendo di essere scappato poiché non aveva con sé la patente di guida, come testimoniato
    anche dalla compagna che sedeva al lato passeggero.

    Il controllo alla Banca Dati FF.PP. ha permesso di verificare che quanto riferito dal giovane era vero ma perché il documento gli era stato revocato; ciò consentiva ai militari della “gazzella” di verificare altresì che lo stesso fosse
    gravato da misura cautelare, i cui effetti erano ancora in atto, del divieto di avvicinamento alla persona offesa per condotte di maltrattamenti e stalking e la vittima altro non era che la compagna.
    In ragione di recente intervento normativo (L. 134/2021) entrato in vigore lo scorso 19 ottobre, la precedente denuncia in stato di libertà per la violazione delle prescrizioni (Art. 387 bis c.p.) si è trasformata per il giovane in un arresto, garantendogli il primato per attuazione di tale novella normativa in Provincia di Campobasso.
    Il predetto, espletate le formalità di rito è stato tradotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria, cui dovrà rispondere anche del reato di resistenza a P.U., concretatosi con la fuga per le vie cittadine al fine di eludere un controllo di polizia.

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