Si fa, non si fa, e se si fa come sarà? Sembrerebbe uno scioglilingua ma in realtà è quello che accade a tre settimane di distanza dall’8 dicembre, quando ad Agnone è attesa la Ndocciata. Ad oggi non è dato sapere se rito del fuoco tornerà ad emozionare i tanti turisti previsti da tutto lo Stivale e desiderosi di assistere all’evento. In questi giorni si susseguono riunioni e incontri per decidere il da farsi. Non ultimo quello svoltosi ieri mattina in prefettura ad Isernia che ha visto la convocazione del Comitato di sicurezza e ordine pubblico. Il tema resta sempre lo stesso, ovvero prevenire la risalita dei contagi dovuti al Covid-19.
Così da indiscrezioni dell’ultima ora la manifestazione potrebbe essere riservata a 2500 spettatori, un numero destinato a lievitare se a partecipare all’evento ci saranno persone appartenenti allo stesso nucleo familiare.
Tradotto significa poter arrivare per lo meno a 7500 persone, stima di gran lunga inferiore alle 15000 – 20000 presenze registrate nelle ultime edizioni. Il tutto naturalmente con obbligo di green pass e mascherina nonostante la manifestazione si svolga all’aperto. Resta da capire chi controllerà gli accessi in paese. A riguardo la Prefettura avrebbe richiesto un massiccio numero di volontari adibiti alla mansione. Inoltre il definitivo sì al regolare svolgimento del rito è legato a quanto accadrà da qui ai primi giorni di dicembre. Il riferimento va al numero di eventuali contagi.
Insomma, malgrado la ferrea volontà da parte di Comune e delle cinque contrade affinché la Ndocciata possa tornare a sfilare lungo il corso principale, bisognerà attendere ancora qualche settimana con la macchina organizzativa che dovrà mettere a punto tutte le prescrizioni e gli accorgimenti del caso. Nel frattempo slittato a data da destinarsi l’ennesimo tavolo tecnico atteso ieri sera (ore 19,00) a Palazzo Verdi che doveva vedere la presenza del primo cittadino Daniele Saia e i responsabili dell’Associazione ‘La Ndocciata’.
In definitiva dire che l’edizione del 2021 è tutta da programmare non è una eresia. Peccato che il tempo stringa e le tante prenotazioni in strutture ricettive rischiano di saltare. Ma d’altronde bisognerà fare scelte ponderate perché in ballo c’è la salute che, inutile ribadirlo, viene prima di qualsiasi ricaduta economica o pubblicitaria per il territorio. Su questo aspetto, crediamo, che mai nessuno potrà obiettere qualcosa. (foto Danilo Di Nucci)