Un dolore al pene inizialmente trattato dal medico di base come una micosi quando invece era un tumore. Poi, dopo la diagnosi di carcinoma e l’amputazione dell’organo, un ritardo dei medici nel rilevare le metastasi che hanno portato alla morte del paziente, un 64enne, a Campobasso a gennaio 2013. È il contenuto di una querela che la figlia dell’uomo, assistita dall’avvocato Chiara Rinaldi, del Foro di Bologna, ha presentato alla Procura di Larino dove è stato aperto un fascicolo.
Morì per un cancro al pene scambiato per micosi, il caso in Procura
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