Gli esami trichinoscopici sui cinghiali restano gratuiti, anche senza specifica delibera di giunta regionale. «Il quadro normativo è chiaro, non c’è necessità di alcuna delibera regionale» commenta infatti l’assessore alla caccia della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente. L’articolo 7 del decreto legislativo n. 32/2021, emanato in applicazione al regolamento CE 625/2017, stabilisce le tariffe per l’ispezione effettuata dal veterinario dell’Azienda sanitaria locale in caso di macellazione di animali fuori dal macello per autoconsumo e in caso di animali selvatici oggetto di attività venatoria per autoconsumo o per cessione diretta. Al comma 4, il suddetto articolo, stabilisce quanto segue: «Ai fini del mantenimento del controllo della situazione epidemiologica sul territorio, nel caso di animali selvatici oggetto di attività venatoria o abbattuti nei piani di controllo, l’analisi per la ricerca delle trichinelle è effettuata gratuitamente dall’Istituto zooprofilattico sperimentale».
Dalla lettura dell’articolo, dunque, ne deriva che il costo gli esami trichinoscopici sui campioni di diaframma di cinghiale non sarà a carico dei cacciatori. I diaframmi, siano essi derivanti da cinghiali abbattuti durante la normale attività venatoria, caccia collettiva o di selezione, o da animali prelevati dal personale ausiliario autorizzato nel corso di operazioni di controllo, dovranno essere analizzati gratuitamente dall’Istituto zooprofilattico sperimentale. Resta da capire chi, quale ente pubblico, pagherà il servizio all’Istituto zooprofilattico.