Dopo il calo di iscrizioni registrato negli ultimi anni, l’Istituto tecnico industriale statale ‘Leonida Marinelli’ riprende quota e risulta il primo plesso cittadino per numero di iscritti a partire dalla prossima stagione scolastica 2022-2023. A dirlo sono i numeri – seppur non ufficiali – venuti fuori dalle pre-iscrizioni chiuse qualche giorno fa. Il dato parla a favore dell’istituto fondato nel 1959 le cui specializzazioni in Meccanica, Meccatronica ed Energia, Elettrotecnica ed Elettronica sono tornate molto appetibili tra gli studenti. Al momento 18 i ragazzi che hanno deciso di frequentare i corsi dell’istituto ‘Leonida Marinelli’ anche in risposta alla pressante richiesta di periti industriali che scarseggiano in tutto il Paese. E probabilmente la forte richiesta di lavoro sul mercato italiano, spinge sempre più scolari a scegliere gli istituti tecnici.
Regge, seppur di poco, il Liceo Scientifico ‘Giovanni Paolo I’ i cui numeri tuttavia sono ben distanti da quelli registrati un ventennio fa, quando la scuola riportava la composizione di due prime. Ad oggi, gli studenti del primo anno che seguiranno le lezioni nel Liceo Scientifico più antico del Molise sono 13, un numero decisamente calato complice anche la disastrata viabilità e la chiusura del viadotto ‘Sente – Longo’ che facilitava l’arrivo ad Agnone degli studenti abruzzesi, in particolare di Castiglione Messer Marino, Schiavi di Abruzzo, Fraine, Montazzoli, che ora preferiscono Atessa, Vasto o Lanciano.
Infine, malgrado l’offerta formativa di prim’ordine, preoccupa quanto accade per l’Alberghiero ‘San Francesco Caracciolo’ i cui iscritti non superano le dieci unità. Un dato di fatto, quest’ultimo, che deve innescare un’attenta riflessione tra gli addetti ai lavori i quali speravano in un recupero in extremis grazie all’istituzione della ‘settimana corta’. Il nuovo progetto da solo non basta se non supportato da un’adeguata viabilità e rete di trasporti con i comuni limitrofi dell’Alto Vastese, Sangro e Valle del Trigno oltre che alla realizzazione di un ostello o casa per gli studenti che potrebbe favorire l’istituzione di nuovi corsi di formazione. In tal senso la palla passa alle istituzioni che hanno il dovere di potenziare l’offerta. Un vecchio tema che allo stato attuale non sembra aver trovato alcuna risposta pertinente.