“Grazie al lavoro svolto in commissione, il decreto Energia all’esame della Camera imprime una spinta decisiva alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all’efficienza energetica, con particolare attenzione al Sud e alle aree interne”.
Così Antonio Federico, relatore del decreto Energia e capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente alla Camera dei deputati.
“Innanzitutto – spiega Federico – l’emendamento a firma mia e del collega relatore Squeri introduce la possibilità di una quarta cessione dei crediti Superbonus solo per i correntisti delle banche cessionarie. Un passo avanti significativo rispetto alla precedente formulazione del Governo che prevedeva la responsabilità solidale degli istituti di credito. Il confronto con l’esecutivo ha quindi prodotto una soluzione utile a sbloccare l’impasse in cui si trovano le imprese che ora potranno portare i crediti in compensazione alla quarta cessione. Il Superbonus, infatti, deve tornare a correre e in questo senso vanno anche le rassicurazioni del ministero dell’Economia sul fatto che CdP e Poste torneranno ad accelerare la circolazione dei crediti”.
“Ma il lavoro in commissione – aggiunge il deputato molisano – porta in dote una serie di altri provvedimenti importanti. Ad esempio si semplifica l’installazione di impianti fotovoltaici in aree idonee, sugli edifici privati, in aree industriali, su spazi disponibili di ferrovie e rete autostradale. Autorizzazioni più veloci anche per i sistemi di accumulo energetico e per il fotovoltaico nei centri storici, una misura importante che garantisce edifici più efficienti mantenendo intatta la tutela dei borghi e di tutte le aree di pregio architettonico e paesaggistico. Inoltre aumentiamo in percentuale l’utilizzo del fotovoltaico agrivoltaico integrato incentivabile, una modalità di produzione energetica che non compromette le colture e non consuma suolo. A tutto ciò aggiungiamo i contributi per l’efficienza energetica alle regioni del Sud tra cui il Molise, le semplificazioni per la geotermia e le misure per la rigenerazione urbana delle zone colpite da sisma. Un provvedimento complesso – termina Federico – ma che rispecchia l’intenso e proficuo lavoro che abbiamo condotto per armonizzare le diverse posizioni presenti in Parlamento, mettendo al centro l’interesse del Paese e condurlo verso la riduzione del costo dell’energia e il progressivo abbandono delle fonti fossili”.