«E’ importante esserci, essere presenti, perché stiamo ragionando per scrivere una pagina di politica nuova, completamente nuova». Un altro sindaco altomolisano, dopo Lino Gentile che nei giorni scorsi è stato ospite a Castiglione Messer Marino, sale sul palco durante un comizio per le elezioni amministrative ormai imminenti in un Comune del vicino Abruzzo. I sindaci altomolisani in trasferta, dunque, a portare la propria esperienza, spesso lunga e fruttuosa, se non addirittura virtuosa, di amministratori locali. Questa volta si tratta di Candido Paglione, primo cittadino di Capracotta, che è intervenuto nel corso di un evento elettorale a sostegno del candidato sindaco di San Salvo, Fabio Travaglini. Paglione ha accettato di scendere dal “tetto” dell’Alto Vastese fin sulla costa adriatica, non solo per “disciplina” di partito e per amicizia personale con alcuni candidati, ma anche e forse soprattutto per tentare di ricostruire le basi di una nuova fase politica e amministrativa che veda una più stretta e sinergica collaborazione tra i Comuni montani e quelli costieri.
«Sono venuto da Capracotta perché qui a San Salvo c’è un’importante comunità di capracottesi, – ha spiegato Paglione dal palco della città adriatica confinante con il Molise – ma soprattutto perché c’è la possibilità concreta di progettare insieme un futuro per il nostro territorio». Costa e montagna che, insieme, puntano alla gestione e al rilancio del territorio nella sua interezza. Questa l’idea, che alla fine è solo un riprendere ciò che è già stato fatto in passato, magari da altri attori politici. E ha citato infatti, il sindaco di lungo corso Paglione, un esempio di come questa sinergia, questo comune sentire abbia portato buoni frutti. «Venti o venticinque anni fa più o meno, ero sindaco anche allora, nel corso di una riunione quasi carbonara presso il Comune di San Salvo, con l’allora sindaco Arnaldo Mariotti, scrivemmo il Patto territoriale Trigno Sinello. Due Regioni e tre Province che provavano a mettersi insieme e a scrivere una pagina nuova della programmazione negoziata, un patto che partiva dal punto più alto del territorio, Capracotta appunto, per scendere fino alla costa Adriatica. Credo che nel futuro – ha chiuso Paglione – dovremo ripensare e riproporre anche queste cose, queste forme di collaborazione, perché ci salviamo se stiamo tutti quanti insieme, come territorio nella sua interezza».