Tutti attorno ad una tavola imbandita, alunni e docenti, per festeggiare la chiusura di un ciclo, cinque anni vissuti intensamente nella sezione A dell’istituto comprensivo D’Agnillo di Agnone. Ventuno allievi, ormai sulle soglie dell’adolescenza, i loro genitori, le maestre, la dirigente scolastica, tutti insieme «appassionatamente per ricordare i momenti più belli, gli aneddoti, attraverso giochi, canzoni, musica e indovinelli». «Un evento divertentissimo e coinvolgente, – raccontano i partecipanti – che ha permesso di cementare ancora una di più lo spirito di gruppo di una classe indimenticabile».
Protagoniste dell’evento le tre maestre Fiorina Totaro, Anna Bina Cerbaso e Serena Di Sabato, alla presenza della preside Tonina Camperchioli, con Veronica Bracone, Maria Giulia Brunetti, Alice Catolino, Francesco Di Carlo, Isabella Di Lizia, Eleonora Di Mario, Melissa Di Pietro, Matteo Diana, Alice Gagliardi, Alice Gualtieri , Sofia Iacobone, Valentina Marcovecchio, Stefano Masciotra, Giuseppe Orlando, Soraya Paglione, Lucy Pannunzio, Valeria Pannunzio, Emanuele Passaro, Francesco Ricci, Arman Singh e Rihan Zarual.
Per le maestre è stato realizzato un cartellone con le foto e le frasi dedicate loro dagli alunni. «Carissime maestre, – hanno scritto in una lettera i genitori degli alunni – sembra incredibile che siano passati cinque anni. I nostri figli sono entrati il primo giorno di scuola piccolissimi e ora quanto sono cresciuti. Noi genitori vi saremo sempre grati per tutto quello che avete fatto in questi anni per i nostri ragazzi, per questo vi diciamo grazie per quello che avete insegnato ai nostri figli. Non ci riferiamo solo alle materie come italiano, matematica, inglese, storia, vi ringraziamo per aver insegnato loro le regole dello stare insieme, nel rispetto degli altri, le regole della vita. Per averli ripresi quando ce n’era bisogno e lodati quando lo meritavano. Grazie per aver insegnato loro a scoprire le proprie attitudini e le rispettive passioni. Grazie per aver capito e valorizzato le loro diverse peculiarità, che rendono unici e speciali i nostri ragazzi e non è vero che per l’anno prossimo voi non sarete più le loro maestre, lo sarete e lo rimarrete per sempre, i vostri alunni e le loro famiglie ringraziano voi di cuore per tutto».
Altrettanto emozionante il saluto delle maestre: «Carissimi alunni, è il momento di preparare la valigia del vostro futuro, dove, sicuramente, vorreste mettere tante cose, ma poche sono quelle davvero preziose per poter volare liberi lontano, spinti da nuove correnti. Quando volerete, però, fatelo più in alto possibile, dove soffiano i venti migliori: quelli delle emozioni. Non abbiate paura di esprimerle, abbandonatevi al loro flusso continuo. Lasciate entrare nelle vostre vite il sole, siate voi la luce dei giorni bui, il raggio fluorescente dei pensieri grigi. Non consentite agli altri di rubarvi la gioia, ma distribuitela, serbandone sempre una buona manciata per voi. Conservate il peso e la leggerezza delle parole, ascoltate la voce del vostro cuore, percorrete la strada dell’onestà, rincorrendo sempre la verità. Date forme e colori ai vostri sogni e afferrateli. Rammentate che le opportunità non vanno lasciate andare, anche con il rischio di commettere un errore, perché, talvolta, sono proprio gli errori che ci permettono di capire qual è la strada giusta: nell’imperfezione di uno sbaglio si possono, infatti, costruire nuove idee. Non siate, quindi, solo spettatori, ma protagonisti veri nel viaggio della vita, dove camminerete, in alcuni casi, in un equilibrio precario, su strade incerte e poco sicure. In questi cinque anni insieme abbiamo coltivato valori, ci siamo messi alla prova, raccogliendo anche le sfide più difficili. Bene… continuate a farlo. Cari bambini, al termine di questa meravigliosa avventura, ve ne attende un’altra e, poi, un’altra ancora: impegnatevi affinché, come leoni, il vostro ruggito attraversi il mondo e lo pervada. In qualunque luogo, tempo o pensiero ci incontreremo, ci soffermeremo a contemplare i nuovi tramonti, con la certezza che, nel momento in cui ci si è voluti bene nel rispetto e nella stima reciproca, nulla può finire. Vi auguriamo di essere sempre giovani nel cuore, ricchi di stupore e di desiderio verso le più svariate scoperte per le conquiste del sapere. La formula è proprio questa: se riuscirete a farlo, renderete possibile tutto ciò che può apparire irrealizzabile. Abbiate coraggio nell’operare delle scelte, quelle giuste, sia pure lontane dalle mode, fate della diversità un valore unico, autentico accordato per un’armoniosa sinfonia. Vi salutiamo con le parole di Madre Teresa di Calcutta: “Non smettete mai di correre verso un traguardo, non smettete di essere voi stessi, lottate sempre per ciò che desiderate, vivete per la vostra vita, amate non solo chi vi ama e aiutate quando potete, sognate sempre mete impossibili, regalatevi in ogni istante attimi di vita eterna. E in tutto questo immenso vivere, racchiudete la magia dell’amore”. Auguri! Buona vita!».
Emanuele Bracone