«Finalmente “la campana si è quagliata”, come recita un vecchio proverbio agnonese». Usa l’ironia Emanuele Cimone, sindacalista di Agnone, per descrivere quanto accaduto nelle ultime ore in merito alla ormai “vexata quaestio” del servizio navette in Val di Sangro. Il servizio di mobilità terminale ideato per i pendolari dell’Alto Molise che si recano quotidianamente, sui vari turni lavorativi, presso le tante aziende della Val di Sangro che orbitano attorno al colosso Sevel. Le navette, che in linea teorica avrebbero dovuto assicurare un viaggio più agevole ai pendolari, si sono rivelate un clamoroso e costoso flop.
Immediata la battaglia, ingaggiata dal sindacalista Cimone in prima persona, per far revocare il provvedimento istitutivo di un servizio che «così come concepito non avrebbe mai potuto funzionare». L’assessore regionale Pallante, investito della questione anche grazie al coinvolgimento del consigliere comunale di Agnone con delega ai Trasporti, Mario Petrecca, ha preso atto del fallimento del progetto e ha accolto le richieste dei pendolari alto molisani. Servizio soppresso, ma, come al solito, le decisioni politiche ci mettono tempo per essere tramutate in atti concreti. E così, ancora per tutta la settimana scorsa, i vari autisti di Sati e Atm si sono attenuti a quanto precedentemente loro notificato: fermata unica e generale presso l’area attrezzata del terminal della Sevel, luogo dal quale sono partite le ultime navette.
Mancava una firma, solita lentezza burocratica, ma pare ora che i famigerati “tempi tecnici” si siano compiuti e tutto è tornato alla normalità auspicata dai pendolari. Ne dà notizia alla nostra redazione lo stesso Cimone: «Ho conferma da parte dei pendolari dell’Alto Molise che le navette resteranno solo un lontano ricordo. – spiega il sindacalista – Da lunedì di questa settimana è stata applicata dalle autolinee la missiva della Regione Molise che sostanzialmente ha cestinato il progetto in essere, dopo incontri, scontri, ma tutto con sano senso del dovere. Tutti i massimi esponenti del progetto, messi davanti ai problemi esposti che non lasciavano altra strada se non l’epilogo attuale, ne hanno preso atto e hanno agito di conseguenza. Finalmente tutto è tornato normale». E la “normalità” significa che ciascun autobus di linea accompagnerà presso le varie sedi lavorative i propri pendolari, senza l’ausilio delle inutili navette. Perché pagare due volte per un trasporto che può essere effettuato capillarmente da un solo vettore? Misteri della politica. Comune il problema è stato risolto e il “caso” è chiuso, si spera definitivamente. «Certamente vanno apprezzati lo sforzo e la concretezza dell’assessore regionale Pallante, continua Cimone – della responsabile dei trasporti Verrecchia e anche dello stesso Mario Di Lorenzo del Gal che fin dall’inizio si è reso conto dei molteplici problemi. Va ribadito che se non fosse stato per l’amministrazione comunale di Agnone, con in testa Mario Petrecca ed il sindaco Daniele Saia, che fin dall’inizio hanno messo in campo tutto il necessario per permettere incontri e scontri che oggi hanno sancito la nostra vittoria, tutto questo non sarebbe stato possibile. Ricordo a tutti – aggiunge in chiusura Emanuele Cimone – l’importanza degli organi di stampa, l’Eco dell’Alto Molise e Vastese in particolare, che hanno dato visibilità e forza alla nostra battaglia».
Francesco Bottone